Nell’articolo 202 del Decreto Rilancio, il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020, interamente dedicato al settore del trasporto aereo, si evince una cosa chiara: verrà costituita una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta. Sebbene non si parli mai di Alitalia questo decreto stabilisce la definitiva nazionalizzazione della storica compagnia di bandiera con l’intenzione quindi del Governo di stanziare 3 miliardi di euro per costituire una nuova compagnia aerea che sia interamente controllata dal ministero dell’Economia e 350 milioni di euro da destinare come fondo di aiuti al settore. Arrivano quindi delle risorse importanti per tenere in vita un’azienda ormai in crisi da più di trenta anni e in amministrazione commissariale da quasi tre anni, un’azienda che molti invece dicono che è destinata a fallire, soprattutto adesso, in un momento di grave crisi economica ed emergenza sanitaria. La NewCo avrà quindi un capitale detenuto al 100 per cento dal ministero dell’Economia e prenderà in affitto i rami di azienda di Alitalia per poi, probabilmente, acquistarli. La crisi epidemiologia sanitaria causata dal Covid 19 ha duramente colpito il settore aereo, forse più degli altri settori, tanto è vero che per alcune compagnie aeree non c’è stato una riduzione del servizio erogato ma un totale blocco nel numero di voli aerei. Alitalia questa crisi l’ha sentita tutta, ha messo in cassa integrazione settemila dei suoi 11.600 dipendenti che almeno fino ad ottobre avranno la certezza di percepire il loro stipendio, ma ora è necessario guardare ancora più avanti, è fondamentale ritornare ad essere un’azienda in grado di produrre utili e di concorrere ad essere una infrastruttura strategica per un grande paese a vocazione turistica. Il nostro Paese ha il diritto ad avere un vettore che, per dimensione e qualità di servizio, sia in grado di raggiungere direttamente i principali aeroporti internazionali in modo efficiente e competitivo e di portare l’eccellenza italiana nel mondo. Un Paese come il nostro deve avere un’efficiente compagnia aerea che abbia l’obiettivo di consolidare la propria quota di mercato e di difendere il proprio posizionamento competitivo nei confronti della concorrenza, mediante politiche di differenziazione del sistema di prodotto offerto, che sia in grado di conquistare rapidamente delle elevate quote di mercato ed elevati livelli di profitto. Ora più che mai è importante, al fine di raggiungere questi obiettivi, agire in coerenza con il decreto legge Rilancio che ha tutti i “presupposti per agire sulle tante problematiche del trasporto aereo italiano, e sulle crisi di Ernest Airlines, Air Italy e di Alitalia, che ne è l’azienda più grossa, ma occorre compiere il passo successivo cioè pianificare concretamente e velocemente il rilancio della compagnia di bandiera e ritornare sulle crisi aperte”.
Nonostante il comparto sia ancora fermo a causa delle restrizioni alla circolazione aerea di tutti i Paesi colpiti dall’emergenza epidemiologica, c’è chi si prepara alla ripartenza sostenendo con ingenti risorse le aziende del settore. “L’istituzione del fondo di compensazione a favore dei vettori italiani del settore, a fronte dei danni legati al coronavirus, le previsioni per creare una nuova compagnia aerea di bandiera attraverso una partecipazione pubblica, il finanziamento strutturale del fondo di solidarietà del trasporto aereo (FSTA) e non per ultimo, aver previsto per legge l’obbligo di applicare, come riferimento minimo, il ccnl del settore per contrastare il dumping e la concorrenza sleale nel nostro paese, costituiscono elementi essenziali. Ma ora occorre proseguire con gli adempimenti necessari per eliminare gli ulteriori elementi distorsivi della concorrenza e, urgentemente, costituire la NewCo”. Ora è necessario scegliere un management adeguato ed elaborare un piano industriale ambizioso e all’altezza di un vero rilancio, perseguire strategie di crescita sebbene il momento di crisi attuale sembra aver modificato il sentiero evolutivo per il trasporto aereo o almeno ne ha sicuramente rallentato l’andamento. Che Alitalia torni presto a conquistare la propria quota di mercato e che miri a volare sempre più in alto…