Se dovessimo scegliere se essere asini o cavalli.. senza dubbio la prima risposta scontata sarebbe quella che vorremmo essere cavalli. Un animale bello e fiero, che corre con la criniera al vento nelle sconfinate praterie, che fa il palio e partite di polo, protagonista del jet set negli ippodromi di tutto il mondo, cavalcato da Re, Regine e Generali, insomma un animale nobile, un vero simbolo dell’apparire. L’asino invece, pure essendo uno degli animali più intelligenti del pianeta, è sempre bistrattato ed additato come uno che capisce poco e nella sua locuzione dialettale “o ciuccio” è anche un po’ ignorante, oltre ad essere piccolo ed abbastanza brutto, un vero sfigato.
Se però di fronte avessimo una montagna da scalare, con un peso da portare, a chi ci affideremmo.. ad un asino o ad un cavallo? Se dovessimo percorrere uno stretto sentiero impervio che rasenta un burrone per chi decideremmo? Sicuramente per il primo, che quando si tratta di lavorare su strade irte e sconnesse non conosce limiti e non ha rivali, perché non sarà bello, non sarà fiero, ma sicuramente è il simbolo dell’essere.
E, oggi, di fronte a questa montagna infinitamente alta che chiamiamo “Emergenza Coronavirus”, avere in Campania uno che come l’asino si mette il peso addosso e piano piano scala verso la cima è una fortuna per tutti noi campani, immaginiamo solo per un attimo cosa sarebbe potuto succedere se adesso al governo della nostra bella regione ci fosse uno di quei “cavalli” con i garretti fini, presenti in qualche altra regione italica, sempre pronti ad apparire, specialmente negli studi televisivi, ma meno presenti nell’essere.
Allora, caro Presidente De Luca, non te ne avrai a male se dico che sei un Asino, intelligente, forte e cocciuto, uno che non ha bisogno dei paraocchi perché non ha paura di niente, uno che non ha bisogno di piacere agli altri perché parte dalla condizione di vantaggio di saper di essere brutto. Insomma sei un vero Asino in un paese zeppo di cavalli ed io ..spero di somigliarti almeno un po’.