Ancora è tanta la paura per il Covid 19. L’umanità convive da sempre con le epidemie ma questa sembra essere davvero di proporzioni inaspettate, troppo forte, troppo subdola, troppo vile. Ma continuiamo a fronteggiarla, continuiamo a sperare che tutto passi presto e ritorni come prima. Siamo sempre più presi a seguire le notizie dell’ultima ora e non ci rendiamo conto che le decisioni prese da chi ci comanda, dal nostro Governo, avranno conseguenze ben oltre l’immediato e ben oltre la sfera sanitaria. Purtroppo sarà cosi. Quando questa epidemia sarà sopita probabilmente ci saranno tanti studiosi di economia a studiare quanto e come il rallentamento dell’economia del nostro Paese, causato dalle misure di contenimento del Covid 19 e dalla paura collettiva, ha inciso in maniera ineluttabile su ogni singolo cittadino che vive lungo lo stivale. E nel frattempo cerchiamo di restare nelle nostre case, al chiuso, al riparo da questo mostro malefico, senza uscire, se non per necessità a cui non ci si può sottrarre. E nel mentre le aziende vivono problematiche enormi, tutte le imprese, piccole o grandi che siano, hanno sempre più difficoltà a reggere l’urto di questa catastrofe epidemiologica, ed i lavoratori corrono il rischio di essere coinvolti nelle procedure di Cassa Integrazione che, non solo diminuiscono percentualmente la paga, ma sono soggette anche a rimborsi che l’INPS fa direttamente al lavoratore con tempi, in momenti normali, abbastanza lunghi, figuriamoci in un momento emergenziale come quello attuale. Tant’è che la Uiltrasporti della Campania, annunciandolo anche in qualche intervista televisiva, ha deciso di non firmare nessun accordo sulla cassa integrazione dove non c’è l’impegno, da parte delle aziende, ad anticipare le somme ai lavoratori mensilmente.
Ma anche in un momento così difficile una buona notizia arriva dal fronte sindacale: è stato condiviso un protocollo tra Governo, Abi (Associazione Bancaria Italiana) Imprese e le Organizzazioni Sindacali sull’anticipo della liquidazione della cassa integrazione. Per tutti i lavoratori che in questi giorni sono stati messi in cassa integrazione dalle proprie aziende, le banche erogheranno le somme degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. Le banche, in effetti, anticiperanno il trattamento che dovrebbe erogare l’Inps cosicché i lavoratori potranno avere a disposizione, nell’immediato, liquidità necessaria a fronteggiare questo momento di crisi così delicato. “La Uil”, ha dichiarato il Segretario generale Carmelo Barbagallo, “ha perseguito questo obiettivo sin dai primi giorni della terribile crisi sanitaria e ha voluto fortemente questa intesa, che consideriamo un fatto positivo e di buon senso. Peraltro, già nel 2009 avevamo sottoscritto un accordo analogo: nella sostanza, non c’è nulla di stravolgente rispetto a quanto realizzato a suo tempo. Tuttavia, abbiamo chiesto di apportare gli opportuni correttivi. Abbiamo così ottenuto un’altra tutela essenziale per i lavoratori che non devono subire alcun costo aggiuntivo dai necessari provvedimenti a salvaguardia della prioritaria salute pubblica”. Questo è grande risultato per tutti quei lavoratori che, in questo momento di grave crisi, vedranno riconoscersi dalle banche un’anticipazione dell’importo del trattamento d’integrazione salariale che spetta loro, con misure che possono essere considerate reiterabili in caso di proroga degli articoli 19 e 22 del decreto Cura Italia. Grazie all’intesa, inoltre, il lavoratore sarà esonerato dal pagamento alle banche di oneri e interessi, tutte condizioni di massimo favore. “L’Abi infatti, durante l’applicazione della convenzione, ha invitato le banche associate ad evitare costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione, in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa”.
La Uil, insieme alla Cgil e la Cisl, ha raggiunto un risultato non scontato in questi tempi ma quando la caparbietà, gli ottimi propositi, il lavoro duro e la difesa delle persone deboli diventano i presupposti essenziali da portare avanti nelle battaglie, allora arrivano le vere soddisfazioni per tutti. Perché questi lavoratori rischiano che l’attesa dei “tempi tecnici”, per entrare in possesso dell’anticipo della cassa integrazione, superi di gran lunga la loro disponibilità di liquidità necessaria a garantirsi la sopravvivenza ed il pericolo di arrivare ad un dramma sociale all’interno di una situazione di grande emergenza non è da escludersi. Per tutti questi lavoratori, grazie a questo accordo quadro, arriva quindi un sostegno alle famiglie e al sistema produttivo. Questo è il Sindacato che ci piace. Questo sono le battaglie che ci piace vincere, sempre accanto ai lavoratori, e visto che il carattere drammatico della situazione non consente sempre di portare a casa dei buoni risultati, con il coraggio di fare e con la forza di affrontare situazioni di emergenza si vince sempre e siamo sicuri che usciremo vincitori anche contro il Covid 19. Basta crederci.