Lo scorso 21 novembre è stato firmato un nuovo contratto di servizio (2019 – 2034) tra Trenitalia S.p.A e la Regione Toscana. In arrivo cento nuovi treni con investimenti di 1,4 miliardi di euro, tecnologia e comfort al servizio dei pendolari della Regione Toscana. Un traguardo importante per un’azienda ormai in costante espansione. Il business plan ha previsto investimenti molto rilevanti (843,6 milioni di euro da parte della società del Gruppo FS e 69 milioni da parte della Regione Toscana, per un totale di 912,6 milioni) tali da poter acquistare rotabili made in Italy, di nuovissima generazione, il 90% dei quali entrerà in servizio entro il 2024. Sulle 14 linee regionali arriveranno i treni Rock (prodotti da Hitachi Ansaldo), Pop (nuovo treno della serie Coradia di produzione della società francese Alstom) ed i treni bimodali Blues (ancora di produzione Hitachi). Un investimento importante che comporterà ovviamente dei periodi di garanzia di circa due o cinque anni durante i quali i costruttori interverranno principalmente per la manutenzione correttiva. Ma quando scadrà la garanzia, l’azienda come si muoverà e dove e come sopperirà alla manutenzione?
Nel mentre l’azienda ha deciso di predisporre nuove assunzioni in tutti i settori, tra cui 66 posizioni da ricoprire nell’ambito manutentivo, posizioni spalmate in tutto il territorio nazionale. Ma a pensarci bene, 66 assunzioni, a fronte delle numerose uscite tra quota 100 e riforma Fornero, sono un numero alquanto esiguo, appena 3 unità a Regione che per il periodo di apprendistato saranno semplici osservatori in attesa del percorso formativo necessario a poter operare poi autonomamente. Quindi queste risorse non potranno sostituire nell’immediatoregione, i lavoratori che andranno in quiescenza.
Sarebbe necessario che l’azienda predisponesse un piano sfidante che preveda ulteriori assunzioni, nuove unità lavorative da inserire in organico a stretto giro, in modo da far procedere di pari passo la formazione delle unità con la formazione acquisita sui nuovi rotabili. Dare ai giovani la possibilità di trovare un posto di lavoro e consentire all’azienda di raggiungere nuovi ambiziosi traguardi con personale altamente qualificato.
Nuove tecnologie, nuove sfide, nuove generazioni, innovazioni, esperienze, evoluzioni. Tutto ciò grazie all’investimento di Trenitalia in risorse sempre più giovani e affamate di conoscenza per puntare a conquistare concessioni sempre più lunghe nel tempo.
In poche parole, la conquista del futuro. Antonio Savio Ranieri e Luigi Dato