Ci sono dei temi importanti, decisivi, temi che hanno ancora necessità di essere messi al primo posto nei dibattiti e nei confronti che avvengono nelle dovute ed opportune sedi. E quando poi questi temi assumono carattere di emergenza, bisogna sforzarsi ancora di più affinché tutti coloro che ne siano interessati abbiano la consapevolezza di tutti i rischi che si possono correre. La sicurezza è uno di quei temi che non ha eguali. Soprattutto sul lavoro. Il lavoro è vita e non deve mai trasformarsi in morte. Da qui nasce l’esigenza di potenziare la filiera della sicurezza con la formazione, l’informazione, con sanzioni laddove necessitino, con il coinvolgimento di tutte le parti sociali, imprenditoriali e istituzionali coinvolte nei processi per la salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. E nonostante gli sforzi messi in campo siano tanti, quello che colpisce è che gli incidenti continuano a verificarsi e, nonostante i controlli fatti suoi luoghi di lavoro, le irregolarità continuano ad emergere. È fondamentale quindi garantire ai lavoratori dei nostri comparti, a partire dagli autoferrotranvieri, marittimi, aeroportuali, ferrovieri, lavoratori dell’igiene ambientale e dei servizi, una condizione tale da assicurare una situazione lavorativa nella quale non ci sia il rischio di incidenti o, quanto meno, il rischio venga sempre di più ridotto. Il luogo di lavoro deve essere sempre dotato di strumenti necessari a garantire protezione contro la possibilità di incidenti. Servono misure di prevenzione e protezione, misure che vanno assolutamente adottate dal datore di lavoro e dai lavoratori stessi. Nel nostro Paese, la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, conosciuto anche con il nome di “Testo unico sulla sicurezza sul lavoro” che mira ad indurre il datore di lavoro ad un comportamento virtuoso in materia prevenzionistica. Ma una cosa è certa: tutti i lavoratori hanno l’obbligo di lavorare in sicurezza, hanno l’obbligo di denunciare situazioni che non risultano idonee sui loro luoghi di lavoro, di segnalarlo al preposto che non può obbligare il lavoratore a svolgere le sue attività lavorative in una situazione in cui persiste un pericolo grave ed immediato. Per garantire quindi un ambiente di lavoro sicuro è necessaria la collaborazione di tutti e per questo è fondamentale soffermarsi sulle responsabilità attribuite al lavoratore, al datore di lavoro e a tutte le figure coinvolte in un’azienda.
Il datore di lavoro deve informarsi dello status quo aziendale e vigilare sulle norme di sicurezza, lavorando per eliminare e ridurre i rischi. Deve garantire sicurezza ai propri dipendenti ma è fondamentale che anche i lavoratori facciano la propria parte. I lavoratori infatti devono rispettare i dispositivi di sicurezza, utilizzare correttamente macchinari e attrezzature, utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale, rispettare i protocolli, devono prendersi sempre cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, pertanto devono osservare tutte le disposizioni impartite dal datore di lavoro. Il Preposto è invece incaricato di sorvegliare i lavoratori affinché questi svolgano le proprie attività lavorative al meglio, seguendo le norme di sicurezza stabilite. L’RSPP deve invece coordinare il servizio di prevenzione e protezione dei rischi; questo deve essere affiancato dal medico competente che collabora con il datore di lavoro per valutare i rischi possibili nell’ambiente lavorativo. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha il compito di rappresentare i lavoratori sugli aspetti della salute e della sicurezza. Tutte queste figure fondamentali in un’azienda devono contribuire ad assicurare un ambiente lavorativo sicuro e scevro da ogni forma di rischio. La salute e la sicurezza sul lavoro vanno perseguite attraverso una cultura della prevenzione e formazione che sarebbe auspicabile radicare in tutte le aziende. I lavoratori devono essere consapevoli delle condizioni del proprio ambiente di lavoro, dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e partecipare alla valutazione dei rischi. È necessaria quindi un’azione comune sia da parte dei lavoratori che delle imprese perché la sicurezza è una responsabilità di tutti. Di lavoro non si può morire, di lavoro si deve vivere e la sicurezza è un valore imprescindibile nella vita di ognuno di noi.
Maria Trinchillo