Firmato il protocollo di intesa fra Comune di Napoli, Azienda ANM e le Organizzazioni Sindacali di categoria. E’ stata una notte lunga quella del 20 ottobre come del resto lo sono state quelle trascorse nelle ultime settimane e che hanno visto i Sindacati, l’Azienda e il Comune impegnati in questa seria discussione sul futuro dei lavoratori ANM e di tutta l’azienda di trasporto. Un tavolo di confronto duro, dati, numeri, proposte, tensione alta ma la voglia di incidere positivamente su questa difficile vertenza ANM. Finalmente, dopo maratone notturne presso la sede del Comune di Napoli a Palazzo San Giacomo, l’ipotesi di intesa viene raggiunta.
Questo è solo l’inizio per una realtà come ANM che vive una situazione molto critica. Un accordo che arriva dopo un lavoro durissimo, travagliato e ora le organizzazioni sindacali intendono consultare i propri iscritti prima di raggiungere l’approvazione definitiva. ANM è sicuramente un’azienda che ha necessità di una cura, tante sono le azioni da mettere in campo per rinsaldare questa partecipata del Comune di Napoli e il suo trasporto pubblico. L’accordo sottolinea l’impegno che ogni attore di questa storia deve mettere in campo, la responsabilità a cui si è sottoposti. Si tratta ora di consolidare e raggiungere dei risultati di efficientamento e razionalizzazione e lo si può fare solo con l’apporto di tutti, dell’azienda, del comune, di ogni singolo lavoratore e di tutte le organizzazioni sindacali. Nessuno escluso. Napoli e i suoi cittadini hanno il diritto ad avere un trasporto dignitoso e ANM ha il diritto non di sopravvivere ma di vivere.
Probabilmente i risultati auspicati saranno parte, un giorno, di un pezzo di storia che sarà scritta da tutti coloro che sono coinvolti in questa vicenda. La determinazione, il supporto di tutti e le buone pratiche dovranno essere ciò che manterrà in piedi questa azienda. Il contesto non è dei migliori, la crisi economica finanziaria e gestionale dell’azienda è davvero grave ma c’è tutto l’interesse a garantire la continuità aziendale, la sua natura pubblica, c’è l’obiettivo di ridare il servizio alla cittadinanza, di valorizzare il lavoro dei dipendenti tutti che stanno vivendo attimi di sconcerto, di conservare il posto di lavoro e di mantenere il proprio stipendio. Ora dovranno essere studiate e pensate tutte le azioni da mettere in campo per confermare il capitale di questa azienda, gestire gli esuberi, migliorare i servizi, riorganizzare i settori legati alla vendita con il consequenziale incremento dei ricavi che possono rafforzare le casse aziendali, programmare interventi di manutenzione sui mezzi per strada e sotto terra, rilanciare il servizio attraverso investimenti razionali ed efficaci per il miglioramento dello stesso. Bisogna riorganizzare un’azienda e ognuno dovrà fare la sua parte. La prima pietra è stata posta. Entro il 30 ottobre le organizzazioni sindacali scioglieranno questa ipotesi di protocollo, deadline per definire le sue sorti.
La Redazione