Segnali distensivi tra il Sindaco di Napoli e il Governatore della Campania… era ora, ma che significa?
Dopo strali e ripicche pare che il Comune tenda verso una collaborazione istituzionale dovuta ai cittadini e troppo spesso rimasta inevasa, ma che cosa vuol dire …“Il prossimo banco di prova è quello dei trasporti con Anm e Ctp che necessitano di un intervento forte da parte della Regione, come quello portato avanti per l’Eav” cosa che rischia di diventare una sorta di scarica barile che non porterà da nessuna parte se non diventa una strategia comune, prima ancora che un auspicio.
La Regione ha il dovere di sostenere il sistema Trasporti nel suo insieme, ma è pur vero che continuare a sostenere tutto senza una strategia diffusa e condivisa costituirebbe un palliativo e non la soluzione.
Il sistema metropolitano ha bisogno di nuovi assetti perché appare evidente che così com’è non può funzionare, aziende che non si parlano, sistemi che non si integrano, investimenti che non traguardano sinergie ed economie di scala non sono sostenibili né ripetibili.
Allora perché non riprendere la discussione, sollecitata ma mai avviata, su un grande azienda metropolitana per la Gomma (EAV, ANM, CTP in primis) ed un’altra azienda su ferro (EAV e Metronapoli) anche per predisporre assetti aziendali tali da poter affrontare le gare?
Quale sarebbe l’ostacolo ad una profonda ma logica rivisitazione degli assetti di aziende sempre più in difficoltà, se non la cieca concezione della proprietà invariabile, utile più per le nomine che per i servizi?
La Regione e il Comune capoluogo regionale devono riprendere un cammino comune per risolvere le emergenze, ma nel contempo devono provare ad offrire ai cittadini ed ai lavoratori una nuova chiave di lettura dei sistemi di gestione a cui la programmazione possa offrire nuove opportunità, diversamente assisteremmo inesorabilmente, ancora una volta, a rimbalzi di responsabilità, che non vedrebbero ragioni e torti ma solo sconfitte, per tutti.