Dopo mille controversie la stazione alta velocità di Afragola, progettata dall’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, scomparsa poco più di un anno fa, vedrà finalmente la luce ed aprirà a giugno 2017. In questo clima di euforia cominciano a circolare le prime indiscrezioni circa i treni che dovrebbero fermare per servizio viaggiatori nella nuova stazione ubicata nel territorio dell’omonimo comune a nord di Napoli; Afragola AV è al momento toccata dalla sola linea ad alta velocità Roma – Napoli, mentre in futuro sarà anche attraversata dalla nuova linea ad alta velocità e alta capacità per Benevento e Bari attraverso la variante Napoli – Cancello. L’orario in vigore da giugno dovrebbe quindi portare alla fermata di Afragola AV ben 17 treni da sud verso nord (9 Frecce di Trenitalia e 8 Italo) e 20 treni in senso opposto (10 Frecce e 10 Italo). Su tutti spiccano la coppia di Frecciargento nella fascia oraria del mattino Reggio Calabria – Roma Termini, che già da alcuni mesi saltano la fermata di Napoli Centrale e come novità la coppia di Frecciarossa, sempre della fascia oraria del mattino, Salerno – Milano, oggi con origine e termine corsa Roma Termini, che sarebbero estesi su Salerno senza toccare Napoli Centrale, sostituita appunto dalla fermata ad Afragola AV. Gli altri collegamenti che serviranno la nuova stazione avranno origine corsa da Napoli e Salerno con destinazione Milano, Torino, Venezia e Verona e viceversa. Tutti i treni che fermeranno ad Afragola avranno d’orario una sosta di 2 minuti; con un’offerta ferroviaria cospicua che porterà ad avere una frequenza di almeno un treno all’ora nella fascia oraria dalle 6 alle 23.
La nuova stazione, candidata ad essere tra le più belle stazioni d’Italia, ha suscitato, purtroppo, anche molte polemiche, dettate dagli infiniti ritardi nella consegna al possibile sovradimensionamento dell’opera rispetto alle reali esigenze di mobilità. Facendo alcune riflessioni, si può affermare che, vista l’offerta ferroviaria messa in piedi, la nuova stazione potrebbe essere un ottimo polo attrattore per tutti gli spostamenti da e per il nord, in primo luogo per i comuni a nord di Napoli, ma anche per tutta la zona dell’Irpinia, fino ad arrivare a Benevento. Il punto cruciale per la buona riuscita della stazione, sarà sicuramente l’accessibilità, soprattutto per i servizi di trasporto pubblico che dovranno servire la stazione. Quest’ultima, infatti, potrebbe essere un’ottima alternativa a Napoli per tutti quelli che pensano al trasporto privato come unica soluzione ai loro spostamenti, un po’ meno per chi pensa di accedervi con il trasporto pubblico. In questo scenario, si dovranno incentivare le aziende pubbliche che operano nel bacino di influenza della stazione ad attivare dei servizi dedicati che rendano agevoli gli spostamenti e rendano la nuova stazione davvero una valida alternativa a Napoli Centrale. Si spera che il confronto tra le aziende di TPL, le imprese ferroviarie e la Regione Campania, porti ad un efficiente sistema di accessibilità, per rendere fruibile questo gioiello dell’architettura che altrimenti diventerà l’ennesima cattedrale nel deserto chiamato Italia.