Il nord ed il sud cosa sono? Anche i bimbi dell’asilo vi diranno che sono punti cardinali (niente a che vedere con quei signori vestiti di porpora che affollano il Vaticano), che indicano il su ed il giù del mondo. Ma pensandoci bene non è solo l’alto ed il basso che quei termini vogliono significare. Pensando bene alla cosa Xavier si era persuaso di un fatto, si non una teoria, ma per lui un fatto. Che gli abitanti del nord di tutto il pianeta, non possono negare di aver agli altri invidiato il sole. Questa fonte naturale di vita oltre a tutte le cose che dona agli umani, dà in misura maggiore a chi vive nella fascia mediana della terra la ‘’gioia di vivere”.
Tale dono non ha prezzo. Gli avete visti i Canadesi? E gli Americani degli stati settentrionali? Quando vanno in pensione ambiscono di vivere in Florida o ai Caraibi. E i nostri amici Nord Europei che calano dalla Scandinavia e dalla Germania al sole del Mediterraneo? I Britannici vanno in Spagna. Tutti fuggono, vanno via dalle brevi ore di luce che illuminano le loro terre, dal soffuso grigiore che avvolge ogni cosa. Non bastano dei maglioni multicolori per esorcizzare il cupo ambiente che li circonda, né l’elevato consumo di alcolici per allontanare quella sensazione di freddo che ti arriva nelle ossa. L’astro luminoso dà ai fortunati ”sudisti” una visione delle cose che è un trionfo della vita, dei sensi. Naturalmente ”portati” all’essere estroversi, comunicativi, amanti di ogni manifestazione di vita destano una certa ritrosia nei “compassati” nordici. Sarà forse perché manifestiamo in modo prorompente la gioia di esserci. Pensava a queste cose Xavier, calato nei dolci preparativi di una domenica mattina. Mentre puliva i funghi per farne un buon sugo per la pasta, lo sguardo si posò sulla bottiglia di Aglianico posta a decantare, onde rendere più gustoso il desinare.
Il vino, ed anche qui il sole, un buon bicchiere ti porta il sole dentro, i sapori, gli aromi, i colori, che l’astro ci dà. Xavier pensò agli ‘’sfortunati” del Nord, accontentarsi di bere birra, dove è il sole nella birra? Sicuramente i ‘’sudisti’‘ sono invidiati, ma non si può portargli via il gusto della vita, del bello, del buono. Tutto questo pensava Xavier, così oziosamente, mentre rosolava il fagiano in aglio ed olio, nell’attesa di aggiungere i porcini avanzati dal sugo fatto per le tagliatelle. Sicuramente erano invidiosi i ‘Nordici’‘, ma d’improvviso nella mente un pensiero folgorante… “ci vonno ntussecà”, certo non c’era altra spiegazione. Così si capiva meglio l’invenzione dei popoli formica” cioè virtuosi, e i popoli “cicala” uguale a spreconi, chiaramente i virtuosi sono i nordici, gli sciuponi sono i sudisti, così dicono i settentrionali del mondo. Poi ci fanno la morale, dovete essere più operosi, non concedetevi troppo al gioire, d’ogni genere di piacere si tratti. No, non ci possono togliere il sole, con tutto quel che ci dà, ma sicuramente provano a toglierci il gusto delle cose tentando di farci venire i sensi di colpa. Abbiamo le mani bucate, ci piace mangiar bene, bere meglio, ci crogioliamo lucertolescamente al sole. I nostri occhi sono aperti sulla vita, su tutto ciò che è bello, perciò a sentirli siamo cicale, senza virtù. Nell frattempo che nella mente di Xavier passava tutto questo, il suo operare in cucina terminò. Con una scrollata di spalle cacciò quei pensieri oziosi portò al desco il cibo, ed insieme ad amici e parenti si accinsero a godere della operosità profusa. Per un attimo Xavier si sentì “cicala”, ma Ubaldo propose un brindisi e non si lasciarono ”n’tossicà”.
Vi saluto e sono L’autoferroagricolo