Nella Mattinata di ieri a Palazzo Santa Lucia, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ed il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio hanno presentato il “Piano Evacuazione Vesuvio”. Il Piano coinvolge i 25 Comuni della Provincia di Napoli e la zona est del capoluogo, la cosiddetta zona rossa, i residenti di tale zona sono ben 672mila che saranno trasferiti nella 19 Regioni gemellate, cioè quelle che hanno dato l’ok ad accogliere gli sfollati. I trasferimenti avverranno sia via terra con l’impiego di 500 pullman e 220 treni sia via mare con l’impiego di apposite navi.
Nel Piano sono previsti quattro livelli di allerta: quello base, attenzione, preallarme ed allarme. Se consideriamo che attualmente siamo al livello base, solo nella fase di allarme la popolazione sarà obbligata ad lasciare la zona rossa entro 72 ore. Il complesso progetto di mobilità straordinaria per l’allontanamento è stato ideato e concordato con le Ferrovie dello Stato e con l’AcaM (Agenzia campana per la mobilità sostenibile). Alla proclamazione della fase di allarme, prima del verificarsi dell’evento vulcanico, la popolazione residente nella zona rossa munita di mezzo proprio dovrà allontanarsi seguendo i percorsi stradali stabiliti nel piano di allontanamento.
La popolazione che necessita, invece, di assistenza per l’allontanamento sarà trasportata a cura del sistema di protezione civile secondo il seguente schema: dalla propria residenza alle AREE DI ATTESA comunali, dalle aree di attesa comunali alle AREE DI INCONTRO, dalle aree di incontro ai PUNTI DI PRIMA ACCOGLIENZA nelle Regioni ospitanti, ed infine dai punti di prima accoglienza alle STRUTTURE DI ACCOGLIENZA. Per il Governatore De Luca, che non vuole allarmismi, il Piano funzionerà solo se tutti i Comuni coinvolti attueranno una efficiente campagna di informazione ai cittadini a partire dalle scuole con opuscoli e depliant informativi.