Quando ormai l’annus horribilis per i lavoratori delle imprese multi servizi sembrava essere terminato e si era pronti ad accogliere il 2016 pieni di buone speranze, ecco che il colpo di coda del 2015 ha messo nuovamente in ginocchio l’ottimismo delle maestranze impegnate nel settore. Il 29 dicembre sono state avviate le procedure di licenziamento dai consorzi di imprese che gestiscono i servizi di pulizia e di decoro nelle scuole. La decisione interesserà oltre 6000 lavoratori operanti in tutto il Paese ed in particolare i consorzi che agiscono sul territorio campano, Manital e Ciclat, che hanno formalizzato un esubero di 3180 lavoratori ex LSU ed appalti storici, di cui 2403 nel lotto 6 (territorio Napoli-Salerno) e 778 nel lotto 7 (territorio Caserta- Avellino e Benevento). La formalizzazione di un’esuberanza di oltre tremila lavoratori nasce dall’incertezza legata alla scadenza del Piano Industriale che si concluderà il 31 marzo di quest’anno. L’azione ha automaticamente scatenato l’intervento delle Segreterie sindacali di categoria che, preso atto del drammatico intervento, hanno inaugurato il 2016 con l’attivazione di una procedura di raffreddamento dei lavoratori del settore scuole, dando seguito ad un’azione di lotta che ha interessato buona parte del 2015.
Allo scopo di tutelare il lavoro, le Organizzazioni Sindacali hanno calpestato anche un’altra strada, diretta a sensibilizzare le Istituzioni. Ѐ stata dunque firmata un’interpellanza urgente diretta alla Presidenza del Consiglio di Ministri, al Ministro del Lavoro ed al Ministro dell’Istruzione. L’obiettivo è quello di riportare l’attenzione sulla necessità di definire nuovi stanziamenti che permettano di garantire un futuro decoroso al comparto. Allo stato attuale, dal mese di aprile si fermeranno tutte le attività legate ai lavori di decoro nelle strutture scolastiche. Questo significherà l’ennesima tragica sferzata ai lavoratori ed ai servizi di pulizia nelle strutture scolastiche. Un ulteriore drammatico danno non solo alle maestranze, dunque, ma anche a chi quotidianamente frequenta questi ambienti e dunque studenti, personale scolastico e famiglie. Se si pensa che tutto ciò avverrà al Sud, dove la disoccupazione è in costante crescita ed i tassi di abbandono scolastico toccano punte del 30%, gli effetti si amplificano e diventano ancora più devastanti. A tal proposito, dunque, è necessario intervenire urgentemente nel comparto, salvaguardando il livello occupazionale e salariale dei lavoratori, e garantendo i servizi di pulizia, igiene e decoro nelle strutture scolastiche. La volontà delle parti sociali e delle maestranze di garantire un servizio adeguato agli utenti, nonostante le difficoltà, si evidenzia quotidianamente nel duro lavoro degli addetti. Nonostante le costanti incertezze suggeriscano spesso di oltrepassare il limite, questo confine non è mai stato superato, neanche quando L’Ancora e la Meridionale Servizi (consorzio Ciclat, operante nel lotto 7) hanno deciso di non pagare per intero gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre, neanche quando la stessa Meridionale Servizi ha rigettato l’idea di garantire la parità tra posti accantonati e lavoratori ex LSU e neppure quando L’Ancora ha mancato di pagare la cassa integrazione di agosto. Insomma, di certo, come direbbe il grande Totò “ogni limite ha una pazienza” e di pazienza, ormai, ne è rimasta davvero poca.
Umberto Esposito