Spesso ci si chiede cosa spinga le persone a scegliere di fare attività sindacale e al di là della risposta più banale che si possa aspettare, ovvero per tutelare i diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori, il motivo che realmente spinge tante persone a farlo è un sentimento molto più profondo e radicato. Per tantissimi rappresentanti l’attività sindacale è una passione, una missione compiuta per fare il bene dei Lavoratori, per fornire un contributo senza aspettarsi in cambio alcuna forma di riconoscimento e seguendo sempre un’etica professionale basata sulla correttezza e sulla lealtà che dovrebbe contraddistinguere il comportamento di ogni professione, anche quella del sindacalista, penetrando nel suo DNA. Senza tralasciare che, oggi più che mai, i giovani lavoratori sono sempre più accomunati da un radicato senso di insoddisfazione, di sfiducia e di rifiuto verso le politiche economiche e sociali intraprese dal nostro Paese. Proprio per tale motivo è richiesta una riscoperta del ruolo e dell’importanza strategica del Sindacato come soggetto di coinvolgimento e di catalizzazione. Occorre considerare, tuttavia, che anche l’approccio al lavoro oggi è cambiato e, pertanto, è necessario riscoprire e riconvertire il ruolo del sindacalista e valorizzarlo, fornendogli gli strumenti utili a stare al passo con i tempi in continua evoluzione normativa.
Non basta più la passione, o meglio è indispensabile, ma deve essere sostenuta da quel bagaglio di conoscenze, competenze ed abilità che possono permettere al sindacalista di affrontare e gestire le trasformazioni che negli ultimi anni hanno travolto il mondo del lavoro e, in generale, tutta la società. Oggi con il cambiamento di tutti gli scenari la formazione è diventata fondamentale e occorre essere costantemente preparati. Ormai essere rappresentanti sindacali vuol dire essere qualificati, pronti, capaci e determinati, soprattutto sulle materie oggetto del confronto e dei tavoli negoziali. Perché un bravo sindacalista oggi deve tenere a mente che solo la cultura può renderci liberi, critici e consapevoli. La Uiltrasporti ha ben chiaro da tempo questa mission ed è per questo che ha deciso di investire sulla formazione dei suoi quadri sindacali per accrescere le competenze di tutta l’Organizzazione.
Per realizzare questo ambizioso progetto ha dato vita, da fine settembre scorso e fino al 2 dicembre 2023, ad un corso di Alta formazione che ha visto e vedrà impegnati circa 200 quadri sindacali dei nove comparti di categoria affrontando tematiche comuni e fondamentali per il mondo sindacale, ma anche specifici aspetti del proprio settore di provenienza. Tantissimi i temi trattati quali quelli della bilateralità, della comunicazione, della salute e sicurezza, ma anche contrattazione, diritto ed appalti pubblici e privati e approfondimenti specifici sul Ccnl e la normativa specifica del settore. Un corso che coinvolgerà i partecipanti anche per i prossimi due anni gettando solide basi per il futuro dell’Organizzazione. Splendida, inoltre, la location scelta per ospitare il corso, Monteluco di Spoleto, in Umbria, sulle magnifiche colline a ridosso del bosco sacro e dell’Eremo lungo il percorso della via francigena. Designazione questa ideata affinché i corsisti possano vivere, per una settimana, oltre che distanti dal caos e da distrazioni, immersi in una splendida natura e impegnati nella condivisione delle proprie esperienze. Perché non va dimenticato che solo dal confronto sindacale possono nascere idee e sinergie foriere di un nuovo futuro.
La Uiltrasporti, a Monteluco, ha scelto di fornire ai suoi rappresentanti “la cassetta degli attrezzi” stimolando l’orgoglio e il senso di appartenenza ad un grande Sindacato affinché il desiderio di essere protagoniste e protagonisti di una storia che viene da lontano e che va lontano, ogni giorno, guidi il nostro “cammino” sindacale.