“Diamo voce al paese reale”: primo focus sul Trasporto Pubblico Locale
Lo scorso 23 febbraio è partita la prima di una serie di assemblee organizzate dalla Uiltrasporti Campania “Diamo voce al Paese reale” con le Lavoratrici e i Lavoratori del comparto nell’ambito del percorso di mobilitazione attivato dalla UIL sulle tematiche di settore, in opposizione alle politiche adottate dell’attuale Governo e per raccogliere proposte dalla base.
Il primo appuntamento, presso la sede di piazzale Immacolatella, ha riguardato il settore del Trasporto Pubblico Locale e a dare il benvenuto a tutti i partecipanti sono stati il Segretario Generale della Uiltrasporti Campania Antonio Aiello, il Segretario Organizzativo Annalisa Servo e il Segretario Regionale con delega al Tpl, Pierino Ferraiuolo.
Si è partiti evidenziando come le attuali scelte del Governo su Lavoro, Fisco e Previdenza hanno messo tutti a dura prova continuando a scaricare su Lavoratori pressioni che dovrebbero essere affrontate con urgenza. Ferraiuolo, affrontando il tema del trasporto pubblico locale, ne ha sottolineato le criticità, rilevando che ormai più del 50% dei cittadini ha scelto di tornare ad utilizzare il proprio mezzo di trasporto privato anziché quello pubblico a causa di un servizio poco performante, intasato e che non riesce a soddisfare le esigenze dell’utenza. Tutto questo è, ovviamente, anche frutto della riforma del TPL del 2010 con la quale è stata avviata una politica di tagli e di riduzione dei servizi minimi nella Regione e nelle singole Province e dalla quale è iniziato un lento declino per il settore del TPL in Campania, un settore che già prima del 2010 non eccelleva. Ma come ribadito da Ferraiuolo: “ci deve essere un cambiamento di rotta verso quello che è un diritto costituzionale”, pertanto, occorrono investimenti di risorse adeguate a garantire la mobilità che è un valore costituzionalmente imprescindibile. Altra tematica affrontata è stata quella delle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi di trasporto locale, soprattutto su gomma, che dovrebbero far ripartire un processo di liberalizzazione fondato sulla concorrenza del mercato ma che incontra la resistenza di una politica locale legata al monopolio e al contestuale disegno di un’azienda di trasporto unica regionale. Sul settore ferro invece è pesata la mancanza di investimenti degli scorsi anni e, pertanto, seppure si stiano mettendo in campo una serie di azioni innovative e strutturali occorrerà molto tempo per poter scorgere dei miglioramenti. Sono state vagliate, inoltre, altre problematiche del trasporto pubblico locale quali la differenza generazionale dei lavoratori, il divario salariale, la sicurezza sui luoghi di lavoro e la nuova piattaforma di rinnovo contrattuale in scadenza il prossimo mese di dicembre che imporrà una revisione non solo economica ma anche normativa.
Tanti gli interventi dei partecipanti e i temi affrontati; Lavoratrici e Lavoratori del comparto che hanno dato voce alle esigenze e alle rivendicazioni di un settore complicato, evidente il problema del cuneo fiscale, delle pari opportunità dei livelli salariali, della sicurezza e precarietà delle strutture lavorative ormai troppo fatiscenti; della maggiore attenzione al merito e alla professionalità dei lavoratori; della necessità di formazione continua non solo degli RLS ma anche degli RSU e delle RSA.
A seguire l’intervento di Antonio Aiello, Segretario Generale della Uiltrasporti della Campania, che, in primis, ha evidenziato come il trasporto pubblico locale sia un settore in forte sofferenza e necessiti di maggiore progettualità e risorse economiche. Nell’accogliere le rivendicazioni delle Lavoratrici e dei Lavoratori ha sottolineato che le loro richieste saranno alla base delle proposte da portare al Governo ed ha evidenziato l’importanza di questo progetto perché il confronto non può che migliorare il mondo del lavoro. Dall’intervento del Segretario Generale Aiello è emersa l’esigenza di mettere il Mezzogiorno al centro dell’agenda politica del nostro Paese perché l’autonomia differenziata amplifica i divari e le disuguaglianze tra il Nord e Sud Italia. Si rischia di sacrificare un sistema che ha invece bisogno di intermodalità e di interconnessione. Occorre, pertanto, superare le limitazioni imposte dal titolo V della Costituzione eliminando l’attuale sovrapposizione di competenze con le Regioni che limitano l’azione dello Stato. È necessario unire e non dividere il Paese tra chi ha servizi e chi non ne ha. È per questo che la Uiltrasporti è pronta ad una mobilitazione nazionale se il Governo non ascolterà le richieste avanzate. È stato affrontato il tema del mantenimento del reddito di cittadinanza per chi ne ha realmente necessità perché la totale eliminazione creerebbe altra disperazione e delinquenza. Infine Aiello ha ribadito la priorità assoluta di favorire la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e la formazione continua quale investimento su una futura e qualificata classe dirigente sindacale. È innegabile, infatti, che le continue trasformazioni ed innovazioni del settore impongono la conoscenza di nuovi strumenti per la contrattazione aziendale.
A conclusione dell’incontro è emerso che il settore del Trasporto Pubblico locale è, senz’altro, un settore complicato e difficile; i problemi delle aziende sono stringenti, i Lavoratori chiedono sempre maggiori attenzioni e la Politica locale e nazionale, spesso, non svolge un ruolo a sostegno delle esigenze del Lavoratore. Tuttavia non va dimenticato che il trasporto pubblico è un diritto costituzionale e in quanto tale deve essere garantito nella misura giusta sia in termini qualitativi che quantitativi. Andrebbe ricordato a chi Governa il nostro Paese che il diritto alla mobilità è espressamente riconosciuto dall’art. 16 della nostra Costituzione e che la disponibilità di adeguati mezzi di trasporto rappresenta un presupposto essenziale per soddisfare il fondamentale diritto alla mobilità.