La pandemia e le strade deserte di tutto il mondo durante il lockdown hanno dimostrato che la realtà a volte può superare l’immaginazione. In questi giorni si sta parlano di un’iniziativa davvero interessante che sembra evidenziare ancora di più come la fantascienza possa diventare realtà e come la realtà stessa possa essere più magica della finzione. A Napoli è in fase di sperimentazione un progetto per la realizzazione di taxi volanti per raggiungere le mete più gettonate della nostra città ed ottimizzare i tempi evitando il traffico urbano ed extraurbano. Il progetto – denominato Diva (DIstruptive Vertical Autoplane) e inserito nell’ambito del piano UAM (Urban Air Mobility) – nasce da un accordo tra il Dac, Distretto aerospaziale della Campania e la Gesac, la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e Salerno.
La prospettiva è quella di utilizzare, inizialmente, questi velivoli dagli aeroporti campani per le linee Napoli-Capri e Salerno-Capri, per incentivare il turismo e fornire, al tempo stesso, una risposta moderna e a zero impatto ambientale ai problemi quali la congestione stradale e l’inquinamento atmosferico da emissione di CO2. Proprio dalla pista dell’aeroporto di Capodichino si alzerà in volo un «taxi volante»: una sorta di automobile dei cieli spinta con un motore elettrico e con quattro posti a disposizione. Il nuovo taxi presenterà eliche anteriori e posteriori, inserite all’interno del blocco velivolo. Potrà raggiungere una velocità massima di 100 chilometri orari e volare a un’altezza massima di 500 metri. Ulteriore vantaggio sarà rappresentato dal decollo e dall’atterraggio che saranno verticali: non avrà quindi necessità di una pista di partenza ma solo di uno spazio delineato come se fosse un elicottero. Attualmente è in fase di studio il prototipo ed il primo test è programmato a Capodichino per il prossimo anno, il 2023; l’auspicio è che l’iniziativa possa andare a regime nei prossimi 10 anni.
Non è scontato, tuttavia, che tra qualche anno tutti gli italiani avranno la possibilità di spostarsi sui taxi volanti da un punto all’altro delle città o delle regioni del nostro stivale. L’Enac, infatti, nel redigere il nuovo «Piano nazionale degli aeroporti», ha tracciato il futuro dei cieli italiani al 2035 evidenziando che la prossima modalità di trasporto consisterà proprio nell’utilizzo di taxi volanti e droni per spostare persone (e merci) in modo veloce e pulito. L’Italia è già riuscita a muovere un primo importante passo verso l’attivazione della mobilità aerea urbana grazie alla costruzione del primo vertiporto italiano all’interno di un’area adiacente allo scalo aeroportuale di Fiumicino. Anche la capitale che vorrebbe dotarsi dei taxi volanti entro il 2024 sta muovendo passi importanti nello sviluppo di questo nuovo servizio di mobilità per collegare l’aeroporto di Fiumicino al centro della città in soli 20 minuti, seguendo l’esempio di Parigi che sta lavorando a un progetto analogo in vista delle prossime Olimpiadi. I costi, per ora, non sono noti e la cifra iniziale potrebbe aggirarsi intorno ai 150 euro per il taxi volante con un passeggero ma è ovvio che con l’espansione del mercato e l’aumento della concorrenza i prezzi saranno destinati a scendere.
Forse non tutti gradiranno questo nuovo mezzo di trasporto, tuttavia, è innegabile che si tratta di un grande passo in avanti in ambito tecnologico che segnerà inevitabilmente il nostro futuro e che potrebbe rappresentare una svolta per le nostre città, soprattutto in quelle come Napoli in cui il traffico rappresenta uno dei principali problemi e il trasporto pubblico non brilla per efficienza nei confronti di cittadini e turisti.