Il 22 marzo scorso, a Roma, è stato siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs a seguito ed in applicazione dell’intesa sottoscritta da AGENS e dalle Organizzazioni Sindacali della Uiltrasporti, Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Ferrovie sul rinnovo del CCNL della Mobilità/Area Attività Ferroviarie. Un risultato molto importante raggiunto in un contesto economico e politico particolarmente difficile, considerato poi il fatto che il contratto nazionale è scaduto nel lontano 2017, dopo che era stato regolato il triennio 2018-2020 con un accordo ponte. Il nuovo contratto interesserà circa 80 mila ferrovieri, compresi anche tutti gli addetti delle attività in appalto di ristorazione, pulizia e accompagnamento notte e avrà decorrenza dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023. Per quanto concerne la parte economica è previsto un aumento al livello medio di 110 euro (lordi) e un “una tantum” di 500 euro relativa all’anno 2021.
Per il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs sarà previsto invece un aumento di 200 euro l’anno sul welfare sanitario e l’incremento dell’ 1% al mese a carico dell’azienda dell’attuale quota destinata alla previdenza integrativa e l’avvio di un osservatorio per lo sviluppo del welfare aziendale a cui partecipano le Organizzazioni Sindacali e l’azienda. Proprio nella convinzione che il welfare rappresenti una leva strategica per l’ingaggio e il benessere dei Lavoratori, oltre che per l’incremento della produttività aziendale, le Organizzazioni Sindacali hanno così rafforzato il sistema di welfare aziendale investendo in particolare sulla previdenza complementare (con l’incremento al 2% del contributo aziendale) e sull’assistenza sanitaria integrativa (innalzando a 300 euro la somma annua riconosciuta per ciascun dipendente). Inoltre sono stati apportati diversi aggiornamenti in tema di mercato del lavoro, tra cui l’introduzione di un percorso di ingresso dedicato al personale altamente specializzato e la possibilità di attivare specifici iter formativi per figure professionali impegnate nel settore operativo. Infine, è stato siglato un altro importante accordo, insieme al rinnovo, per il recupero del premio risultato 2021, pari a 850 euro, di cui 500 euro monetizzati e i restanti 350 euro in welfare, con l’impegno però di definire uno specifico accordo per il biennio 2022-2023.
Queste due ipotesi di rinnovo sono state sottoposte all’approvazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori del settore attraverso un “referendum” che si è svolto nei vari impianti di ogni regione d’Italia nei giorni 2, 3 e 4 maggio 2022. Infatti dal verbale di proclamazione dei risultati, redatto lo scorso 4 maggio 2022, è emerso che il CCNL della mobilità /area Attività Ferroviarie e il Contratto Aziendale del Gruppo FSI sono stati finalmente approvati. Il rinnovo dei contratti riguarda solo un aspetto puramente economico della parte fissa del salario, tralasciando il rinnovo della parte mobile cioè le competenze e il quadro normativo.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante soprattutto in un momento particolare come quello che stiamo vivendo in cui l’aumento dell’inflazione e di conseguenza del costo della vita diminuisce notevolmente il potere d’acquisto dei lavoratori. Per questo il riconoscimento economico raggiunto rappresenta un grande risultato”. Così il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi commenta l’intesa raggiunta per il rinnovo del CCNL Mobilità AF e del contratto Aziendale del Gruppo FS. “Abbiamo raggiunto questo accordo in attesa del Piano Industriale del Gruppo Fs al quale prestiamo la massima attenzione soprattutto nell’ottica dell’attuazione del PNRR e di un effettivo ricambio generazionale, funzionale allo sviluppo dell’intero Gruppo. Come Uiltrasporti – ha poi concluso Tarlazzi – continueremo nel nostro impegno di tutelare anche i lavoratori degli appalti, così come i lavoratori delle società del gruppo FS, ai quali non viene applicato l’attuale contratto aziendale al fine di sviluppare anche per loro la contrattazione di secondo livello”.