Ci siamo. Ripartono finalmente le interlocuzioni in ANM tra il vertice aziendale e le Organizzazioni Sindacali di categoria, interrotte dallo scorso dicembre. Una condizione di fondamentale importanza che, tenuto conto della complessità del momento presente nell’azienda napoletana, reintroduce con forza il tema della partecipazione, centrale per le molteplici sfide da affrontare.
In questo contesto le relazioni industriali, talvolta anche conflittuali, possono dar vita a soluzioni importanti e utili ad individuare strade per affrontare problemi a cui spesso pare non si è in grado di dare una risposta. Il Comune di Napoli con la delibera numero 30 del 6.02.2025 ha approvato il Piano Strategico-Operativo (PSO) predisposto dall’Anm per un periodo triennale, nell’ambito del quale, in coerenza con i vincoli previsti dal Disciplinare in materia di controllo analogo sulle partecipate comunali, sono state individuate le misure necessarie per continuare ad esercitare tutti servizi ad oggi in capo ad Anm, fatta eccezione per quelli su gomma del lotto 4 che sono stati messi a gare e pertanto ancora da definire. Difatti il percorso individuato, che recepisce le delibere comunali precedenti, è stato finalizzato a garantire al Comune di Napoli la possibilità di affidare in house ad ANM, ossia in proprio, i servizi di trasporto pubblico della Città di Napoli invece di procedere all’affidamento all’esterno di determinate prestazioni attraverso una procedura ad evidenza pubblica. Affidamento in house fortemente voluto e richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, ritenuto più garantista sia per i Lavoratori che per il servizio integrato e intermodale di ANM.
Tra le misure previste, certamente quella più significativa, è relativa all’assegnazione delle risorse utili ad assicurare prestazioni sostanzialmente stabili considerato un incremento aggiuntivo atteso da parte dell’Amministrazione Comunale; dotazioni finanziarie atte a garantire all’azienda un equilibrio economico-finanziario e patrimoniale stabile che fissano, tra l’altro, il costo del personale massimo sostenibile e che consentiranno, per l’anno 2025, assunzioni in diverse categorie aziendali. Con il piano strategico operativo, infatti, sono previste 139 assunzioni e una organizzazione diversa da quella attuale che prevede anche l’innesto di nuovi dirigenti e sviluppi di carriera per il personale in forza, secondo gli accordi sindacali sottoscritti. Intese che, da qualche anno a questa parte, hanno visto protagonista la Uiltrasporti e gli altri sindacati firmatari delle stesse; un percorso virtuoso praticato attraverso un mix di fattori, come il miglioramento della produzione e della produttività, per il tramite del quale si è riusciti a dare risposte ai Lavoratori in termini di retribuzioni e organizzazione del lavoro. Allo stesso modo, con il completamento dei processi riorganizzativi rappresentati negli accordi, le strutture aziendali saranno senz’altro più adeguate e funzionali alle proprie mission di settore.
Insomma, con il piano strategico un primo passo per il futuro del trasporto napoletano è stato fatto, è evidente che l’auspicio resta quello di un modello di trasporto rafforzato in termini quantitativi e quindi anche qualitativi, dunque con maggiori risorse. Ma la coperta si sa, per ora è corta, le risorse del fondo nazionale sono invariate e quelle del comune cristallizzate e allora gli interrogativi ritornano puntali: con quali fondi si apriranno le nuove stazioni della Linea 1? Quali finanziamenti per le nuove infrastrutture e per i prolungamenti della Linea 6?
Questo e altro ancora è tutto da chiarire, intanto però, volendo ragionare “in proprio”, l’Anm potrebbe organizzare meglio e ottimizzare i servizi della sosta, un settore che rappresenta senza dubbio un valore aggiunto nelle casse aziendali anche per il futuro. L’auspicio è dunque che partendo da questo piano si definisca realmente la direzione a lungo termine dell’azienda, identificando gli obiettivi e le priorità strategiche e stabilendo le azioni essenziali per raggiungerli. Ma tutto deve essere assolutamente fatto attraverso un dialogo sociale forte, efficace e inclusivo che sarà fondamentale per completare i processi iniziati.