Si è già scritto tanto e dettagliato su più piattaforme del delicato tema degli appalti ferroviari, un settore vasto e variegato che coinvolge più di un CCNL, contratti che hanno il compito di disciplinare gli aspetti cruciali come gli orari di lavoro, la retribuzione, l’organizzazione e i diritti (spesso assai differenti tra loro), per un indotto che impiega circa 12.000 Lavoratrici e Lavoratori. In particolare, da tempo, e ancora in questi giorni, le parti interessate sono al tavolo di discussione (forse già accennando a qualche accordo) per il rinnovo del CCNL Nazionale della Mobilità Ferroviaria. Un contratto atteso da tempo dal mondo del trasporto su ferro, dai ferrovieri, dagli appaltatori, dai servizi, dalle merci, dalla manutenzione. Le aspettative di tutti, e in particolare dei lavoratori impegnati negli appalti, sono concentrate soprattutto sul rispetto del CCNL. Perché, sebbene gli accordi e i contratti che sanciscono diritti e doveri vengano messi nero su bianco, troppo spesso restano inchiostro secco su fogli firmati da Ministri, Amministrazioni, Rappresentanti Datoriali e ovviamente dalle OO.SS., e il più delle volte completamente disattesi nella realtà quotidiana.
Chi controlla il rispetto delle norme e degli articoli contenuti in questi contratti? Purtroppo, le grandi aziende ferroviarie, sia pubbliche che private, una volta designato il vincitore delle gare, sembrano dimenticarsi completamente dei diritti dei Lavoratori coinvolti nell’appalto. Il compito resta solo ai Sindacati, a cui i Lavoratori portano il loro vissuto quotidiano, fatto di stipendi irregolari, contratti part-time sempre più bassi, diritti negati, cassa integrazione, norme sulla sicurezza eluse e orari di lavoro mai rispettati. Un Sindacato che rappresenta quotidianamente le istanze nei tavoli di discussione, trovandosi spesso di fronte a silenzi, incontri mancati o a interpretazioni fantasiose o distorte del CCNL. In questo scenario, caratterizzato da un intreccio di società, ditte, sotto-appalti e affidamenti a terzi, dove le battaglie si consumano attraverso PEC, procedure e comunicati, sarebbe fondamentale ascoltare la voce forte e autorevole dell’azienda appaltante che potrebbe risolvere in tempi rapidi e definitivi molti dei problemi sopracitati, livellando finalmente l’intero comparto senza più distinzione tra lavoratori di serie A e di serie B. Lavoratori degli appalti con pari diritti, con doveri certi, con ruoli e mansioni ben definiti, come i loro colleghi dipendenti delle Aziende di FS o Private. Si auspica dunque che nel nuovo CCNL venga inserito oltre all’obbligo di controllo da parte della ditta appaltatrice, la garanzia di intervento per il rispetto del CCNL per le Lavoratrici e i Lavoratori di tutto il comparto appalti ferroviario nazionale.
Francesco Falsone