La musica e il benessere fisico sembrano essere due mondi apparentemente distinti, tuttavia si intrecciano in un’armonia profonda, dando vita a forme d’arte che nutrono corpo e spirito. Da un lato, la musica, con il suo potere evocativo e commovente, si erge a forma d’arte a tutti gli effetti. Composizioni sinfoniche, melodie jazz o ritmi trascinanti ci trasportano in un vortice di emozioni, donandoci gioia, pace o energia a seconda del brano. Ed è così che la musica si intreccia all’estetica in un’affascinante danza di emozioni, suoni e bellezza. Fin dalle sue origini, infatti, la musica ha avuto un ruolo centrale nell’esplorazione del bello, suscitando emozioni profonde e trascinando gli esseri umani in un mondo di sensazioni pure: filosofi, artisti e studiosi si sono interrogati per secoli sulla natura del “bello musicale”, cercando di svelarne i principi e le caratteristiche.

Ma la musica non è solo un’arte in grado di emozionarci e divertirci, possiede, infatti, anche un potere straordinario sul nostro benessere psicofisico. Dall’altro lato, proprio il benessere fisico, con la sua ricerca di equilibrio e armonia, diventa un’arte in sé. Il movimento consapevole dello yoga, la forza esplosiva di un esercizio di CrossFit o la fluidità di una danza rappresentano espressioni artistiche del corpo in movimento. L’unione di queste due sfere, la musica e il benessere fisico, dà vita a sinergie straordinarie e ad opere d’arte che possono curare il nostro spirito.

Ne è una dimostrazione il progetto portato avanti da un giovane cantautore e personal trainer partenopeo, Gianluca, fondatore nel 2020 di Genius Athletic Center.  “Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 8 anni, vivendo questo sport come pura e unica passione fino a quando, nell’ inverno del 2013, mio fratello si è ammalato di cancro. In quel momento ho scoperto una seconda e nuova passione, quella per la musica. Nella primavera del 2015, ero prossimo al diploma come batterista e percussionista, ma mio fratello si aggravò e morì nell’estate dello stesso anno all’età di 34 anni per un tumore al cervello. Smisi di studiare ma, al contempo, iniziai la mia carriera da musicista, cercando attraverso la musica di finanziare i miei lavori. Ma alla fine del 2019, per una serie di delusioni professionali, ho lasciato la musica avvertendo una profonda solitudine e insoddisfazione. Tuttavia, un giorno di dicembre di quell’anno, durante una corsa per sgranchirmi le idee ho capito che l’arte, da sola, non poteva essere la terapia per superare la morte di mio fratello avvenuta 5 anni prima. La strada corretta da intraprendere era un’altra, dovevo cambiare prima la mia vita, dovevo iniziare a studiare le mie emozioni e ad amarmi”. Ed è così che durante la pandemia nasce Genius, che così come racconta Gianluca “è la fusione delle due passioni che mi hanno reso ciò che sono oggi, Sport e Arte”. “Un uomo o una donna”, afferma infine “hanno bisogno di essere sé stessi, prima di diventare qualcuno; occorre viaggiare, fuori e dentro di sé, per arrivare ad una consapevolezza tale che il tempo diventi un “arma” che influisca positivamente su ciascuno di noi”.

Montaigne diceva: “Io studio me stesso più di ogni altro soggetto”. Ed è così che ciascuno di noi dovrebbe cercare di conoscere prima se stessi per poi imparare ad amarsi. E l’arte, in ogni sua manifestazione, da tempo considerata un potente strumento per la cura dell’anima, può aiutare tutti a comprendere sé stessi. Numerose ricerche hanno dimostrato che immergersi nell’arte può apportare benefici significativi per la salute mentale e fisica, fungendo da valvola di sfogo per emozioni complesse che fatichiamo ad esprimere a parole. Attraverso la pittura, la scrittura, la musica, la danza o piuttosto lo sport, possiamo dare voce a sentimenti come rabbia, dolore, gioia o paura, favorendone la comprensione e l’elaborazione. La testimonianza di Gianluca che, con il suo progetto Genius, la cui essenza si estrinseca nelle parole passione, cambiamento e amore, ha curato la sua anima e ha ritrovato sé stesso, evidenza l’importanza di imparare ad amare sé stessi prima che il prossimo. La cosa più importante è trovare un’arte che risuoni con la nostra anima e ci permetta di esprimerci liberamente e autenticamente.