La concertazione, scriveva nel 2007 Luigi Mariucci, autorevole esponente della scuola bolognese di diritto del lavoro, è come l’Araba fenice, a volte scompare, altre volte riemerge se non altro come esigenza. Ed è indubbio che l’Azienda Napoletana Mobilità l’esigenza di ristabilire un dialogo sociale forte l’avvertiva da svariato tempo; oggi, possiamo ammetterlo, l’azienda sta vivendo una stagione quantomeno normale in termini di dialogo sociale e lo dimostra il metodo adottato di gestione delle politiche del lavoro e delle relazioni sindacali, come strumento negoziale in grado di regolare, guidare e governare problematiche attinenti il mondo del lavoro. Il ruolo attento esercitato dall’azienda con le parti sindacali evidenzia come oggi in questa realtà di trasporto pubblico locale si sia raggiunto un traguardo importante, ponendo un altro tassello utile al funzionamento della macchina amministrativa di Anm che, nonostante stia ancora uscendo da una fase prefallimentare, è protesa verso il riconoscimento di ruoli, funzioni e condizioni migliorative per le Lavoratrici e i Lavoratori, grazie quindi anche a questa forte ripresa delle corrette relazioni sindacali. La sfida di puntare sulla contrattazione per cercare di governare i processi che hanno determinato i cambiamenti nel settore dell’organizzazione aziendale ha prodotto il risultato evidente di generare professionalità capaci di offrire servizi più efficienti ed in linea con le richieste di un mercato in continua evoluzione.
E c’è sicuramente soddisfazione per i risultati raggiunti da questo modello relazionale: azienda e organizzazioni sindacali hanno voluto utilizzare questo momento di confronto per confermare e proseguire nel percorso finora condiviso, ricercando al contempo soluzioni graduali che permettano di dare alle Lavoratrici ed ai Lavoratori riconoscimenti economici e professionali. Le esigenze aziendali unitamente alle istanze sindacali di revisione organizzativa hanno determinato una serie di incontri preparatori nel corso dei quali, ANM ha fornito alle Organizzazioni Sindacali di categoria un’informativa dettagliata sul piano della riorganizzazione aziendale che interessa l’area produttiva/operativa, con l’obiettivo di rendere maggiormente competitive e flessibili le fasi dei processi produttivi, valorizzare le professionalità dei singoli lavoratori, puntare su una più efficiente e flessibile gestione operativa delle attività da svolgere, rafforzare i presidi di programmazione e controllo delle attività effettuate dal personale addetto ai vari settori. L’azienda si sta ricostruendo. L’azienda si sta riorganizzando. E tutto è iniziato nello scorso mese di giungo quando è stato siglato il primo accordo sulla riorganizzazione del settore Officina Manutenzione Rotabili che punta sia ad una più efficiente e flessibile gestione operativa delle attività manutentive di officina e di piazzale, sia al mantenimento e allo sviluppo di competenze del personale addetto.
Nel mese di luglio è seguito l’accordo dell’Area Esercizio Reti e Stazioni in ambito Linee Metropolitane che prevede il potenziamento delle strutture di staff e line e l’introduzione di un uovo nastro di esercizio della metropolitana delle Linea 1 con il prolungamento del venerdì e del sabato fino alle ore 2 della domenica. Ancora a luglio gli accordi sulla riorganizzazione del settore Manutenzione Impianti fissi e Opere Civili delle linee metropolitane, della Trazione linee metropolitane e dell’esercizio e della manutenzione dei 4 Impianti della Funicolare. Nel mese di settembre è toccato invece al settore delle Manutenzioni Rotabili nell’ambito del Trasporto di Superficie, accordo finalizzato al mantenimento di un adeguato standard di manutenzione sulla flotta dei rotabili in superficie e alla relativa definizione dei fabbisogni per le aree interessate. Ultimo accordo siglato riguarda invece la riorganizzazione delle unità di Ingegneria della Manutenzione e Magazzini Centrali e della Manutenzione Infrastrutture Filotranviarie nell’ambito del trasporto di superficie. C’è, tuttavia, ancora da effettuare confronti e realizzare intese per le aree dell’esercizio di superficie, della sosta e quella dell’amministrazione. Tutti percorsi attuabili anche per le garanzie economiche assicurate dalla proprietà che, nel corso di quest’anno, ha dichiarato la fattibilità economica per l’esigibilità di questi accordi. Infatti, con l’incremento del prezzo dei titoli di viaggio si prevede un introito nelle casse aziendali di circa 5 milioni di euro che saranno impiegati anche a supporto della riorganizzazione. Ma se è vero che l’azienda e le parti sociali hanno dato prova di saper dialogare, cosa non scontata e di certo non trascurabile dopo i tentativi di disintermediazione, non è detto che in futuro questo sia sempre così. La prova vera arriverà probabilmente quando si tratterà di dare attuazione alle misure contenute negli accordi grazie anche ai quali dovrebbe passare il futuro di una importante sfida dei prossimi anni: riuscire a risollevare le sorti di ANM.