Nell’immaginario comune l’artigiano è visto come una figura romantica, un po’ vintage, quasi sempre collocato in una bottega nel centro storico della città, dedito a lavori manuali in un clima di pace e serenità. In realtà l’artigianato, oltre alle lavorazioni tradizionali, comprende diverse aree di produzione, come ad esempio quella della metalmeccanica, della moda, della comunicazione, dell’alimentazione, delle costruzioni, dei servizi e dei trasporti. Si tratta di un settore che ha un grande potenziale di qualificazione della produzione locale, un importante fattore di crescita economica nel nostro Paese, ma connotato da una forte frammentazione produttiva, instabilità del lavoro e ridotte dimensioni d’impresa, e pertanto va tutelato. Sono per lo più piccole realtà produttive che, a causa del continuo mutamento dell’economia di mercato e delle relative ripercussioni sui sistemi di welfare, avvertono maggiormente la necessità di ricorrere a strumenti di protezione sociale. Uno di questi strumenti è rappresentato dal sistema della bilateralità, che offre un’ampia serie di prestazioni attraverso fondi appositamente istituiti a tutela di aziende e lavoratori. Trae la sua origine dalla contrattazione collettiva ed è un importante strumento di partecipazione sociale poiché sviluppa un secondo welfare attraverso la promozione di politiche attive e intende arginare il problema della precarietà lavorativa che spesso si tramuta in precarietà esistenziale.
La definizione di ente bilaterale è quella di un organismo paritetico senza scopi di lucro che associa sindacati e organizzazioni imprenditoriali di una determinata categoria professionale. Ha diversi scopi, tra cui: formazione professionale; sicurezza del lavoro; prestazioni assistenziali; sostegno al reddito; assistenza sanitaria integrativa.
L’Ente bilaterale che in Campania si occupa di artigianato è l’EBAC – diramazione dell’Ente nazionale EBNA – costituito dalle parti sociali comparativamente più rappresentative: per parte datoriale da Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLAI e per parte sindacale da UIL, CGIL e CISL.
All’interno della UIL esiste un organo statutario che coordina le Lavoratrici e i Lavoratori dipendenti delle Imprese artigiane: il Coordinamento della UIL Artigianato, che è il centro operativo in materia di politiche bilaterali del settore, ha funzioni di rappresentanza, contrattazione, bilateralità e formazione continua e opera a livello nazionale e regionale. Il Coordinamento opera con le Categorie firmatarie dei CCNL del Comparto, – UILTRASPORTI, UILM, UILTEC, FENEAL, UILA, UILCOM, UILTUCS – e con la UILTEMP. Il Coordinamento regionale della Uil Artigianato Campania, anche attraverso momenti di confronto e dialogo con le diverse Categorie della Uil, ha ideato una serie di iniziative finalizzate alla crescita della rappresentanza nelle imprese artigiane e a garanzia di un maggior presidio del territorio. Vi è stata una prima fase sperimentale dello sportello itinerante Uil Artigianato, spazio di assistenza e di informazione per i Lavoratori artigiani sulle opportunità offerte dal sistema della bilateralità, nonché di orientamento verso i servizi forniti direttamente dalla Uil.
Il 26 ottobre scorso è stato siglato un Accordo Interconfederale Regionale sulla bilateralità artigiana che prevede al primo punto il “consolidamento e rafforzamento del sistema bilaterale” anche attraverso l‘apertura di sportelli territoriali presso le sedi delle parti sociali. Saranno quindi collocati cinque sportelli presso le sedi della Uil a Napoli, Avellino, Telese, Caserta e Salerno. Gli sportelli fungeranno da interfaccia tra Ente Bilaterale e dipendenti artigiani, che potranno ricevere assistenza e consulenza gratuita, presentazione di richieste di prestazioni e relative documentazioni, acquisizione di informazioni sulle prestazioni e sui servizi offerti dal Sistema Bilaterale dell’Artigianato in tema di welfare, formazione, sanità integrativa e salute e sicurezza sul lavoro.
Un progetto che vuole dare un nuovo impulso alla diffusione ed alla conoscenza degli strumenti offerti dalla bilateralità per ampliare il bacino dei soggetti raggiunti attraverso il presidio del territorio.