Gli ultimi mesi dello scorso anno hanno fatto registrare in Eav una fase a dir poco conflittuale; tre azioni di sciopero praticate dalla Uiltrasporti dal mese di novembre 2022 con l’ultima consumata il 13 gennaio 2023. Alla base della vertenza argomenti importanti in settori strategici come quelli legati al settore circolazione del trasporto ferroviario e quelli relativi all’area esercizio del trasporto automobilistico. Un periodo tosto, complesso, una controversia iniziata a ottobre 2022, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, ma che solo la Uiltrasporti ha avuto la caparbietà di portare avanti, fino in fondo, rivendicando tematiche vere, oggettive, con l’unico strumento a disposizione, lo sciopero.
Ma partiamo dall’inizio, da oltre un anno le Organizzazioni Sindacali, tutte, hanno chiesto una riunione relativa al settore circolazione dell’area ferro, richiesta alla quale l’Eav non ha mai dato seguito e disposto una convocazione. Eppure gli argomenti restano evidenti: la necessità di procedere ad una riorganizzazione generale di quel comparto è palese; omogenizzare turnazioni e qualifiche professionali per agenti che svolgono le stesse attività è un dato non più trascurabile; assegnare una residenza lavorativa ad alcuni agenti dei passaggi a livello che attendono da circa due anni è un imperativo categorico, considerato anche i vuoti di organico ancora esistenti. Per la divisione trasporto automobilistico poi, nell’ambito di una rivisitazione organizzativa dell’esercizio, le strutture sindacali hanno contestato un provvedimento unilaterale con il quale l’azienda ha impiegato impropriamente lavoratori in attività superiori non in linea con la qualifica posseduta e senza effettuare una regolare selezione come previsto dal regolamento aziendale. Dunque tematiche concrete per le quali, in assenza di un confronto regolare, si sono attivate le procedure di raffreddamento previste dalle norme a valle delle quali, preso atto dell’esito negativo scaturito dalla discussione, si è proceduto con l’ulteriore fase della procedura di conciliazione in sede prefettizia. Quest’ultima fase, inaspettatamente, ha evidenziato una diversificazione di posizione tra i Sindacati protagonisti delle procedure iniziali e mentre la Uiltrasporti ha scelto di proseguire con la vertenza proclamando la prima azione di sciopero, le altre organizzazioni hanno soprasseduto interrompendo di fatto le rivendicazioni di specie. Alla prima azione di sciopero è seguita una seconda e poi una terza, nel mentre, altre procedure di raffreddamento e conciliazione, relative ad ulteriori tematiche di differenti settori e comunque di rilevante importanza per i Lavoratori, sono state avviate dalla Uiltrasporti congiuntamente alle altre organizzazioni sindacali. Una bomba ad orologeria pronta a scoppiare in tutto il gruppo Eav. Tra la seconda e la terza azione di sciopero la Prefettura di Napoli ha convocato un incontro come tentativo di ulteriore conciliazione per la lunga vertenza in atto tra la Uiltrasporti ed Eav, incontro che si è svolto insieme ad altre organizzazioni sindacali “cosiddette autonome” a loro volta coinvolte per altre rivendicazioni. Nel corso della riunione recependo l’appello delle Prefettura e con grande senso di responsabilità la Uiltrasporti si è resa disponibile ad effettuare un incontro il giorno successivo in Eav per sottoscrivere, in linea con le norme, un’intesa utile alla revoca dello sciopero. A tale proposta, tuttavia, si è dovuto registrare una chiusura della holding regionale che, discutibilmente, non ha saputo cogliere l’unica occasione efficace per evitare un’altra azione di protesta. Sciopero pertanto confermato e attuato il 13 gennaio scorso a cui hanno aderito, come per i primi due, molti Lavoratori di Eav, prova evidente che le motivazioni poste alla base delle astensioni erano e sono molto sentite dagli stessi dipendenti.
A seguito dell’ultima azione di sciopero la Prefettura di Napoli, come da impegno assunto nel corso dell’incontro tenuto il giorno 11 gennaio, con l’obiettivo di evidenziare l’andamento delle relazioni industriali in Eav, ha convocato un incontro con tutti i Sindacati e la stessa azienda e ha esortato le parti a riavviare normali relazioni sindacali tese ad evitare l’insorgere di conflitti. Alla riunione in Prefettura ne doveva seguire un’altra in sede Eav per la sottoscrizione di un’intesa che prevedesse la sospensione degli atti unilaterali, il ripristino del normale dialogo (secondo prassi e norme) con la riattivazione di incontri regolari partendo dagli argomenti attinenti le proclamazioni di sciopero e le procedure di raffreddamento e conciliazione. Una tappa che purtroppo non è stata confermata come auspicato. Infatti Eav, pur dichiarandosi favorevole a riattivare un dialogo ordinario, non si è resa disponibile a sospendere gli atti unilaterali motivo per cui le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto alla Prefettura di Napoli di poter esperire i tentativi di conciliazione secondo le procedure attivate. Se da un lato Eav, forse, ha finalmente preso coscienza che le rivendicazioni relative agli scioperi sono quantomeno meritevoli di un confronto, dall’altro continua ad assumere un atteggiamento di chiusura non favorevole al dialogo tra le parti. Va fatto dunque un ulteriore sforzo: al personale di Eav vanno date risposte vere e in tempi rapidi, in caso contrario il Sindacato non potrà fare altro che azionare l’unica arma a sua disposizione, lo sciopero, un diritto che mai e poi mai deve essere messo in discussione !