Lo scorso 28 marzo è stato siglato un accordo tra le società GH Napoli S.p.A., GI on Board S.r.l, DHL Express (Italy) S.r.l. e le Organizzazioni Sindacali della Uiltrasporti, Filt Cgil e Fit Cisl inerente il subentro, a far data dal 1° Aprile 2022, della società GI on Board in sostituzione della GH Napoli per le attività di movimentazione cargo di DHL. In sintesi, nelle more dell’accordo, GI on Board si è resa disponibile ad assumere alle proprie dipendenze e a parità di salario il personale fino ad allora utilizzato da GH Napoli per svolgere proprio le attività di movimentazione cargo di DHL , in applicazione della clausola sociale prevista in entrambi i CCNL delle rispettive aziende, quella aeroportuale (sezione Handlers per GH Napoli) e quella del traffico merci e logistica (per GI on Board).
Questo accordo ha un grande valore politico più che pratico in quanto, pur prevedendo la volontarietà degli addetti al passaggio da un’azienda all’altra, è riuscito a ribadire, nonostante l’atipicità dell’appalto, un caposaldo irrinunciabile per il Sindacato a tutela dell’occupazione e cioè che “laddove si orienta il lavoro, lì convergono i lavoratori”. Non era per nulla scontato che si riuscisse nell’intento, poiché i Lavoratori alle dipendenze della GH Napoli svolgevano le attività di questa commessa solo per circa tre/quattro ore rispetto all’intera prestazione lavorativa giornaliera e per la restante parte del turno lavorativo venivano impiegati nelle consuete attività di assistenza aeromobili, dislocate nella zona del piazzale, con orario continuato.
Diversamente GI on Board, non avendo altre attività collaterali oltre a quelle specifiche dell’appalto DHL non poteva fare altro che proporre ai soggetti interessati un contratto con “orario spezzato” – 3 ore e mezzo la mattina e altrettante al pomeriggio (turno spezzato) – da qui quindi la necessità di prevedere la volontarietà dei Lavoratori ad accettare il passaggio. Epilogo infelice, nonché abbastanza scontato, quello verificatosi dinanzi alla difficoltà sull’orario di lavoro di non riuscire a trovare volontari al passaggio, che a parità di salario non hanno tuttavia accettato la frammentarietà oraria; in GH Napoli il problema atavico degli esuberi sembra diventare ancora più marcato in quanto la stessa azienda fa ricorso agli ammortizzatori sociali da oltre un decennio ed è proprio per tale ragione che questo ennesimo cambio di rotta non fa altro che aggravare una situazione di tenuta aziendale già di per sé indiscussamente precaria.
Sarà fondamentale quindi creare sinergie sempre più stringenti che vadano ad intervenire nelle fasi decisive ma soprattutto preliminari alla chiusura degli accordi, poiché è solo in questo modo che si possono evitare fratture ancor più dannose ed onerose in termini economici e soprattutto umani, perché stiamo pur sempre parlando di Lavoratori, di persone, di donne e uomini che hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati e di avere garanzie e certezze lavorative: mai porre rimedio prima che il dado sia tratto, prevenire è meglio che curare.