L’azienda Centro Meridionale Costruzioni, la CMC di Casoria, società attiva nel mercato edilizio in provincia di Napoli, che si distingue principalmente nell’ambito della costruzione ferroviaria, piange un operario deceduto in un tragico incidente sul lavoro lo scorso 7 gennaio. L’uomo di 55 anni ha perso la vita mentre stava svolgendo il suo lavoro presso la stazione ferroviaria di Jesi. L’operaio lavorava per questa ditta che stava eseguendo lavori di restyling e abbattimento delle barriere architettoniche per conto di RFI, Rete Ferroviaria Italiana. Da una prima ricostruzione degli eventi è emerso che l’operaio si trovava sui binari, probabilmente intento a lavorare e che purtroppo sia stato poi travolto da un escavatore. Pare che a condurre il mezzo era proprio un collega della vittima che era ignaro della presenza dell’uomo sui binari, fatto comprensibile se si considera che la posizione della cabina di guida dell’escavatore è troppo elevata rispetto al manto stradale. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118, giunto immediatamente sul luogo dell’incidente: purtroppo l’operaio era già deceduto. La salma è stata immediatamente coperta con un lenzuolo ed il cantiere è stato posto sotto sequestro dalla Polizia Ferroviaria e dal Commissariato di Jesi. Sono ancora in corso indagini per fare chiarezza sull’incidente e per ricostruirne la dinamica. La ditta campana CMC, in appalto a RFI, sta ora eseguendo lavori presso la stessa stazione per abbassare il livello dei marciapiedi e installare un ascensore. Nel mentre le Organizzazioni Sindacali chiedono una maggiore sicurezza sul lavoro ed il rispetto dei protocolli sottoscritti con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Incidenti come quello accaduto a Jesi non possono più verificarsi.
Su un tema tanto importante c’è poco da parlare ma tanto da fare. Quello delle morti sul lavoro è un bollettino drammatico e quotidiano ed è necessario intervenire concretamente sulla sicurezza sul lavoro, è indispensabile un cambiamento immediato, una vera inversione di tendenza per fermare questa triste realtà, la sicurezza non può essere un optional ma deve diventare una priorità in tutti i luoghi di lavoro. Non è possibile che i lavoratori debbano rischiare la propria vita. Non è possibile assistere a tragedie sul lavoro. È arrivato il momento per RFI di dare risposte concrete e immediate, di cercare di migliorare sul tema sicurezza, soprattutto in considerazione di quanto essa incida sull’organizzazione del lavoro. Le Organizzazioni Sindacali non smetteranno mai di insistere su questo argomento, di chiedere un’azione di prevenzione efficace, partecipata e diffusa; hanno di recente sollecitato una campagna straordinaria di prevenzione, di informazione, formazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza del lavoro nelle ferrovie. Sarebbe importante introdurre in questo programma delle simulazioni di situazioni di pericolo per insegnare ai lavoratori come fronteggiare il rischio, simulazioni di eventi come una frana o un soccorso in galleria, affinché il personale possa migliorare i tempi nelle azione di soccorso. È importante cercare di garantire sicurezza sul lavoro: molti lavoratori hanno vissuto momenti difficili e traumatici, altri addirittura hanno pagato con la propria vita. Informarsi, prevenire, essere sempre un passo avanti, è sicuramente questo il percorso da intraprendere per un cambiamento tempestivo: i lavoratori hanno il diritto a lavorare in sicurezza e hanno anche il diritto e il dovere ad essere tutelati e a vivere il proprio lavoro serenamente. Non bisogna parlare di sicurezza solo dopo che si è verificato un evento tragico con le sue drammatiche conseguenze. Bisogna prevenire, non curare, perché nei casi più tristi, la cura a volte non è più sufficiente.