Quella tenutasi ieri 26 gennaio, proprio nel giorno del suo compleanno, nel Piazzale Pisacane antistante l’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centrale, non è stata una semplice commemorazione, bensì, il caloroso ultimo abbraccio ad un “caro amico” venuto troppo prematuramente a mancare: il presidente Francesco Nerli. Un discreto numero di persone tra ex colleghi, dipendenti dell’Autorità, veterani e non, ed esponenti istituzionali, hanno voluto in questo modo rendere omaggio con le personali testimonianze all’uomo che ha segnato la svolta dell’ordinamento portuale con la legge 84/94, la legge Nerli per l’appunto. Tra i tanti amici che hanno preso la parola per lasciare traccia della memoria storica che il Presidente ha impresso in ognuno di loro sono intervenuti l’on. Antonio Bassolino, l’amministratore delegato di Magazzini Generali Erik Klingenberg, il componente del Comitato di Gestione Nino Criscuolo, il Presidente dell’AdSP Pietro Spirito, l’on. Michele Giardiello, il Presidente della Compagnia Portuale di Napoli Pierpaolo Castiglione, il coordinatore regionale FIT Cisl Gennaro Imperato, il responsabile del dipartimento Uiltrasporti del settore Porti e dipendente AdSP Giuseppe Tamburro e la dipendente dell’Autorità di Sistema Portuale Marta Spisto.
Introdotti dalla commossa nonché storica segretaria del “Presidente” Vitarosaria Convertino, all’unisono le loro voci hanno testimoniato l’impegno e la dedizione di un uomo dalla perseverante indole, per la lotta a favore dei lavoratori attraverso il progresso ed il miglioramento costante di un settore, del quale egli stesso si è fatto promotore di innovazione e modernità. Tutti, mediante brevi flashback rievocativi di particolari episodi accaduti nel passato, hanno tracciato il profilo di una persona dall’animo forte ed autorevole che ha lasciato ai posteri un’enorme eredità, ossia continuare a lottare affinché il porto di Napoli tenda ad essere sempre più valorizzato ma soprattutto considerato un centro nevralgico dell’economia non solo del territorio campano, ma dell’intera nazione. Il singolare omaggio della figlia del Presidente, Gaia Nerli, ha evidenziato ancor di più l’aspetto umano di “babbo, nonno ed amico” celato dietro la veste dell’integerrimo funzionario dello Stato. Grande esempio di umiltà, impegno e costanza non solo professionale ma anche tra le mura domestiche, nelle quali i suoi cari lo hanno sempre visto impegnato nella lotta alla difesa degli “ultimi”, portatore delle loro richieste e molto spesso risolutore dei tanti gravosi problemi a lui sottoposti. “Quella piazza fatta a spicchi come Piazza del Campo a Siena” come lui stesso amava dire, è stata negli anni sfondo di avvicendamenti importanti che hanno contribuito a creare le basi di ciò che le Autorità Portuali sono oggi. Il messaggio dell’amata congiunta, rivolto a tutti gli operatori portuali, è quello di continuare sulla stregua di suo padre a perseguire la strada dell’impegno e della giustizia, nonché a tenere sempre saldi gli ideali in cui crediamo. Nelson Mandela diceva: “il ricordo è il tessuto dell’identità”, esso infatti rende presente e fecondo il passato imprimendolo nel futuro. E’ su questa scia che si è concluso l’evento commemorativo: auspicio per tutti noi che ogni passo fatto dai nostri predecessori, per evolvere in meglio e verso ambiziosi traguardi, possa continuare ad essere perseguito su quelle stesse indelebili orme.