Fino a qualche tempo fa c’erano i cosiddetti assegni familiari, (ANF), una prestazione economica riconosciuta dall’Inps in virtù delle spese che il lavoratore deve sostenere per mantenere i componenti del proprio nucleo familiare. Una prestazione appunto a sostegno del reddito che va in aiuto alle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente con reddito basso, (al di sotto di alcuni limiti stabiliti ogni anno con un apposito decreto). L’importo dell’assegno ANF erogato è strettamente collegato alla conformazione del nucleo familiare e tiene conto naturalmente del reddito da questi globalmente prodotto. Dunque, più è alto il reddito familiare, meno cospicua sarà la somma erogabile a titolo di ANF. La domanda per l’ANF era compilata e presentata al datore di lavoro, procedura che veniva effettuata esclusivamente tramite patronati o direttamente dal lavoratore in via telematica all’INPS, attraverso l’inserimento di un proprio pin sul sito Inps: venivano inseriti i dati dei familiari, il reddito veniva elaborato dall’Inps che poi trasmetteva, a sua volta, all’azienda di appartenenza del lavoratore l’importo giornaliero-mensile da erogare in busta paga. Una procedura semplice? Non proprio. Questo iter ha infatti creato non pochi problemi ai numerosi lavoratori che hanno avuto difficoltà a districarsi in una complicata procedura, con conseguente ritardo nei pagamenti (difficilmente alla scadenza si riusciva ad avere la continuità dell’erogazione). Ma da oggi possiamo essere più sereni perché sta per entrare in vigore una delle misure più attese della nuova Legge di Bilancio 2021, il nuovo assegno unico.
Partirà dall’1 luglio 2021 che a differenza degli assegni familiari, la platea coinvolta non sarà rappresentata solo dai lavoratori dipendenti, ma anche dai lavoratori autonomi e i cosiddetti disoccupati e incapienti dal momento che la manovra economica messa in bilancio ha previsto uno stanziamento aggiuntivo di 3 miliardi per il 2021, per poi arrivare a 6 miliardi a regime nel 2022. Ad oggi l’unica certezza sulla nuova procedura riguarda la produzione dell’Isee. Infatti la quantificazione dell’erogazione dell’assegno avrà come riferimento una quota fissa e variabile rispetto al valore dell’Isee, una quota universale che si aggira intorno ai 50/100 euro per ciascun figlio, e una quota variabile in base al reddito Isee fino ad azzerarsi intorno ai 50/60 mila euro di Isee. L’importo dell’assegno unico comprenderà inoltre maggiorazioni dal terzo figlio in poi, maggiorazioni per disabili, possibili maggiorazioni anche per i nuclei monogenitoriali. Tutto andrà inserito nel quadro di una riforma dell’Irpef che potrebbe diventare operativa nel 2022. Le perplessità restano comunque ancora tante. Una Commissione parlamentare che si è messa al lavoro già dal 14 ottobre snocciolerà tutti i dubbi e le perplessità sulla procedura da attuare, con le relative simulazioni d’ipotesi e scaglioni da sottoporre alle Organizzazioni Sindacali entro il mese di marzo 2021. Nell’attesa dei dettagli sarà comunque fondamentale ed utile, già dal prossimo mese di febbraio, iniziare a produrre i certificati Isee che occorreranno a richiedere il sussidio statale. La Uiltrasporti Campania, attraverso lo sportello Uilt’Assiste, sportello dedicato all’assistenza fiscale e previdenziale, aperto tutti i giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00, è disponibile ad aiutare tutti coloro che saranno interessati a presentare la domanda. Per qualsiasi informazione, per tutti i dettagli e per ricevere il supporto adeguato è possibile recarsi allo sportello presso piazzale Immacolatella Nuova, interno Porto – varco Duomo. Per ricevere informazioni via mail è possibile scrivere a: sportello@uilt.campania.it oppure telefonare al numero: 081/203424 – 348 3816486.