Mentre le aziende in Italia si preparano ad affrontare una situazione economica finanziaria disastrosa causata dal duro colpo inflitto dalla pandemia sanitaria del Covid 19 e rischiano di vedere significativamente erose le proprie entrate pregiudicando la loro capacità di far fronte ad impegni finanziari pregressi, ci sono poi settori che stanno vivendo momenti ancora più drammatici con l’inevitabile ricaduta su quei lavoratori che purtroppo si trovano a non avere più nessun tipo di garanzia. Mentre le aziende chiedono di aderire ai fondi di bilateralità, mentre si chiede la cassa integrazione, mentre le Organizzazioni Sindacali sono impegnate a chiudere accordi e trattative nelle varie aziende tenendo sempre come obiettivo primario la garanzia dell’occupazione e del reddito per tutti i lavoratori, come del resto la tutela dei servizi per i cittadini, mentre si lavora su svariati fronti per cercare di recare meno danni possibili ai lavoratori del settore, c’è chi invece naviga davvero in cattive acque e uno spiraglio di luce proprio non riesce a vederlo. Stiamo parlando di quei lavoratori marittimi che, da quando le navi su cui lavoravano sono state fermate nei porti a causa dell’emergenza Covid 19, si sono poi trovati senza copertura di ammortizzatori sociali previsti dagli ultimi decreti della Presidenza del Consiglio, travolti così solo dal pensiero lacerante della loro triste sorte. Stiamo parlando delle navi della Tirrenia Cin che dopo il provvedimento giudiziario che ha proceduto al sequestro dei conti correnti della società Cin, in amministrazione straordinaria, hanno subito la conseguenza inevitabile della sospensione del servizio di trasporto ed il fermo delle navi da parte di Tirrenia. Tutto bisognerà invece fare affinché si garantisca, quanto prima, la continuità territoriale con la Sardegna, la Sicilia e le Tremiti, non si possono lasciare isolati questi territori e nel mentre bisogna anche garantire piena tutela in termini occupazionali e salariale di tutti i lavoratori in forza a Tirrenia Cin.
“E’ urgente un segnale preciso del Governo, che metta risorse economiche specifiche per il settore marittimo già a partire dal prossimo decreto legge di Pasqua, con un pacchetto che copra tutti i marittimi oggi senza lavoro, rifinanziando il Fondo “Solimare” la cui dotazione attuale è insufficiente, ed individuando aiuti specifichi per coloro che non ne potranno usufruire, senza escludere un eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali tradizionali”, così dichiarano il Segretario generale Claudio Tarlazzi e il Segretario nazionale Paolo Fantappiè della Uiltrasporti che sottolineano quanto sia importante in questo momento un intervento dei Ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico per garantire una normalizzazione strutturale del servizio di collegamento con le isole, senza mai dimenticare la piena tutela dei lavoratori, del loro lavoro, del loro reddito. E sebbene sia stato raggiunto un accordo tra Cin e Tirrenia AS che permette di far ripartire le tratte passeggeri e merci previste dalla Convenzione sulla continuità territoriale (che nel frattempo, su alcune rotte, era stata garantita da Moby) continua ad esserci preoccupazione per la chiusura prevista degli uffici di Napoli, nonostante a più riprese la Uiltrasporti, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha chiesto di revocare il trasferimento del personale e la chiusura delle varie sedi amministrative (Napoli e Cagliari) così come preannunciato dall’azienda. Importante inoltre sarà garantire degli aiuti economici per le imprese armatoriali, perché una volta usciti da questa crisi, andranno sicuramente rafforzate le misure per i lavoratori e per le loro famiglie, sarà indispensabile garantire gli spostamenti delle merci e delle persone e la continuità territoriale con le isole. In questo momento così difficile la Uiltrasporti Campania cerca ogni giorno di portare a casa un risultato importante a favore dei lavoratori del comparto: le più grandi battaglie si vincono solo quando c’è giustizia in quello che si fa e siamo sicuri che la cosa più giusta in questo momento storico è stare a fianco dei lavoratori che rappresentiamo e la nostra Organizzazione farà di tutto per assicurare tutela ai lavoratori e dare loro certezza e fiducia in un futuro migliore. Il momento è unico, i bisogni enormi. Non ci spaventa nulla, continueremo a dare supporto a tutti i lavoratori perché per noi, i buoni risultati, dipendono anche e soprattutto se c’è la loro tutela.