Ci piacerebbe iniziare a dire ai nostri lettori che questo che stiamo per gettarci alle spalle è stato un anno di grandi risultati per il comparto dei trasporti campani. Ci piacerebbe raccontare di qualità del lavoro, di qualità dei servizi, di bilanci aziendali in attivo, di solidità economica, di politiche di sviluppo incentrate sul potenziamento tecnologico e sul rinnovamento delle strutture. Ci piacerebbe raccontare di investimenti destinati ad interventi strutturali, di valorizzazione, di innovazione tecnologica, di competizione e invece quest’anno abbiamo parlato di tutt’altro. Di aziende in crisi, al collasso, di incapacità gestionale, di come è stato difficile mantenere i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori, dell’incapacità di progettare, ricombinare e innovare processi e servizi, di agire proficuamente nell’interesse delle aziende, dei lavoratori e degli utenti. Le riflessioni da fare su ogni singola azienda che appartiene al comparto dei trasporti hanno come comune denominatore questa maledetta crisi che dilaga, imperversa e distrugge realtà che fino a ieri sembravano certe ma che oggi di sicuro non hanno più niente. Ma non solo crisi economica e finanziaria, ma crisi di idee, di comportamenti e decisioni che spesso possono incidere in maniera errata e distruttiva. È da questo che dobbiamo uscire e porre le basi per ottenere il cambiamento. Da questa crisi di idee, da questa assenza di azioni propositive, dalla mancanza di comunicazione.
Perché è anche questo che ci rende più forti e ci aiuta a risolvere i problemi. Comunicare. Non stiamo certo dicendo che è la panacea per ogni male e non stiamo nemmeno sostenendo che possa essere il rimedio alla mancanza di trasporto che siamo costretti a vivere nel nostro territorio ma è solo comunicando che si pongono le basi per affrontare serie discussioni per arrivare alla risoluzione di determinati problemi. È stato un anno, questo, di scarsa capacità di ascoltare e comunicare. Siamo consapevoli che la sede del confronto dovrebbe invece interessare soprattutto chi invece quest’anno ha fatto orecchie da mercante sui problemi che quotidianamente interessavano le nostre realtà, chi si diceva interessato a comunicare sui problemi delle aziende, dei lavoratori, degli utenti ma che invece era solo interessato a rimandare l’inevitabile. La politica, le istituzioni, coloro che ci governano e che prendono le decisioni importanti devono essere chiamati ad individuare senza più ritardo, scelte strategiche, qualunque esse siano, che necessariamente devono essere realizzate nell’interesse di tutti e questi attori devono interloquire, devono comunicare. Ognuno deve necessariamente fare la sua parte per garantire quel diritto alla mobilità dei propri cittadini, fattore essenziale di sviluppo economico di una società civile.
E se la Uiltrasporti, quest’anno, con l’abituale senso di responsabilità ha fatto la sua parte, l’auspicio per il nuovo anno sarà quello di fare ancora di più, di lottare sempre e comunque per la tenuta del sistema e la qualità del servizio, sino a quando queste non diventeranno certezze per coloro che hanno diritto alla mobilità. Come afferma il celebre manager statunitense, Kenneth Blanchard, “nessuno di noi è intelligente quanto tutti noi messi insieme”. Solo con il costante lavoro di squadra e con la piena condivisione degli obiettivi e delle strategie sarà possibile affrontare le prossime sfide e raggiungere traguardi importanti. Questo sarà il compito di tutti gli attori coinvolti in questa partita. Comunicare e non sfuggire alle proprie responsabilità. Che sia il nuovo anno, un anno di massimo impegno per affrontare e superare le incertezze del momento, nella consapevolezza che c’è ancora molto lavoro da fare per costruire un futuro migliore, un lavoro che a noi non spaventa affatto, ma che serve a migliorare noi stessi e rendere il nostro lavoro più coerente con gli obiettivi da raggiungere. Auguriamoci reciprocamente di impegnarci a comunicare. Continueremo a dire quello che troppo spesso gli altri non dicono. Perché per noi la comunicazione è il cardine portante. Questo è il nostro augurio. Comunicate. Sempre e comunque, noi proveremo a farlo insieme a voi.
La Redazione