Un bel segnale giunge, finalmente, dopo giorni di attesa davvero duri per il comparto dei trasporti. Giorni in cui si attendeva un responso che potesse definire le sorti della più grande azienda del Mezzogiorno d’Italia, l’Azienda Napoletana Mobilità. C’era preoccupazione sulla salvaguardia della continuità aziendale, sulla difesa della natura pubblica del servizio di trasporto urbano, sulla messa in sicurezza dell’azienda ma a quanto pare il risultato portato a casa dalle OO.SS., dopo una lunga riunione tenutasi ieri a Palazzo San Giacomo, può definirsi soddisfacente ed è stato così recepito dall’amministrazione comunale e dall’azienda l’intero contenuto dell’accordo del 6 febbraio scorso. Si è conclusa infatti, nel tardo pomeriggio di ieri, la procedura attivata dai sindacati relativa al mancato riconoscimento dei questo accordo all’interno del piano di risanamento di ANM. Un piano che dovrebbe portare a pareggio di bilancio l’azienda entro il 2019 e che, accogliendo le richieste sindacali, non conterrà più la possibilità di taglio del 30% del salario di secondo livello, riconoscerà il premio di risultato maturato con le risorse rinvenimenti dall’ Ente Regione, che già da qualche giorno ha chiesto l’elenco degli organici degli anni 2011 e 2012 per saldare una sentenza del Consiglio di stato favorevole ad Anm, assumerà l’impegno di sedersi in azienda per ricostruire un premio di risultato omogeneo ed armonizzato per tutti i Lavoratori, utilizzerà solo la volontarietà del Lavoratore per gli annunciati trasferimenti alle altre partecipate, comprese quelle di Città Metropolitana. Insomma un accordo garantista e produttivo per tutti i Lavoratori di Anm che, senza ombra di dubbio, lascia soddisfatte le organizzazioni sindacali che antepongono gli interessi dei Lavoratori a quelli politici o qualunquisti di chi, strumentalizzando la protesta, tenta di accreditarsi un consenso o peggio ancora utilizza i Lavoratori di Anm per fare opposizione alla giunta De Magistris, attraverso una protesta che ha danneggiato le fasce deboli della città, i viaggiatori, ai quali è stato negato per giorni il diritto alla mobilità, un diritto inalienabile, a coloro che utilizzano quotidianamente il mezzo pubblico, che pagano il servizio, ma che del servizio non hanno visto neanche l’ombra. La Uiltrasporti, sindacato laico e riformista per natura e per statuto, non avendo nessuna religione politica da seguire se non quella degli interessi dei Lavoratori, si è impegnata affinché il Piano elaborato riesca a superare il consenso del Consiglio Comunale che deve poi approvarlo, ma sopratutto perché, con la sua opposizione si è riusciti a fare in modo che quel piano non lo pagassero gli stessi Lavoratori. Crediamo, anzi, siamo sicuri, che ANM riesca, attraverso l’accompagnamento dell’ente proprietario e la capacità delle proprie risorse umane, a ritornare la grande azienda pubblica che dall’immediato dopoguerra ha accompagnato il popolo napoletano verso le proprie destinazioni. “Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”; la Uiltrasporti ancora una volta il suo coraggio lo ha dimostrato attraverso le sue decisioni che sono quelle poi dei lavoratori, di tutti coloro che meritano di avere e conservare il proprio di lavoro e di poterlo svolgere un’azienda sana.