Appena due mesi fa stampa e bookmakers davano per certo il suo esonero, oggi invece mister Antonio Conte è in testa alla Premier e ne ha di diritto ogni sacrosanto merito. Iniziamo dai numeri, che già basterebbero a dire tutto: ben undici vittorie di fila, 25 gol segnati, nove clean sheet (porta inviolata) e soltanto due gol subiti.
Sette punti in più del favoritissimo City di Guardiola, addirittura tredici quelli invece in più rispetto all’attesissimo United di Ibrahimovic, Pogba e Mourinho, che esattamente un anno fa rescindeva consensualamente il suo contratto dal Chelsea con la squadra in crisi ed in piena zona retrocessione, con un punto solo in più alla terzultima in classifica.
Tutto appena un anno fa, ma oggi sembra quasi un’altra epoca in casa Blues sotto la guida del sanguigno Conte. Il mercato estivo non gli ha regalato molto a parte Kantè, Marcos Alonso ed il ritorno di David Luiz, ottimi calciatori ma nulla di superlativo, per intenderci. Voleva un difensore, uno a cui affidare la sua difesa a tre, aveva chiesto il suo Bonucci o Koulibaly del Napoli ma Abramovich ha fatto orecchie da mercante. Non si è certo arreso.
Con capitan Terry infortunato si è reinventato Azpilicueta centrale e, numeri alla mano, c’è soltanto da applaudirgli. Ha rigenerato Hazard e Diego Costa, apparsi lo scorso anno i fantasmi di loro stessi, ha rispolverato Victor Moses, affidandogli la fascia destra ed ha trasmesso la sua tempra alla squadra, sempre più quadrata e mentalmente solida. Resta altro da aggiungere? Si, i nostri complimenti Mister!