Ogni volta è la stessa storia. Accade sempre più spesso, ne attendi l’inizio con ansia, grandi aspettative, cast di rilievo, curiosità quanto basta, ma pochi episodi e nulla ti resta. Avrò ingurgitato centinaia di trailer e primi episodi, in moltissimi casi mi costringo a guardarne un secondo ed un terzo perché, come si dice, “non si sa mai”, ma l’esperienza insegna che se una prima visione non ti tocca le corde giuste difficilmente potrà farlo nel resto della serie.
Dopo “Sons of Anarchy” e “The Leftovers”, di cui attendiamo trepidanti la terza stagione, This is Us ci ha da subito incollato allo schermo ed emozionato in maniera inattesa. In onda dal 21 novembre sui canali Fox di Sky, la serie racconta in parallelo la storia di una giovane coppia americana degli anni settanta ed i tre piccoli figli, di cui uno di colore adottato in ospedale lo stesso giorno di nascita degli altri due, e degli stessi a distanza di circa trent’anni.
Un intreccio di storie tra passato e presente, che seppur tralascia volontariamente colpi di scena, grosse suspense ed attimi di tensione, ben riempie il tutto toccando con garbo e gentilezza tutti i valori dell’essenza umana: la famiglia, l’amore, i legami fraterni, la dedizione genitoriale, l’integrazione razziale e la diversità come condizione fisica, in un fluido e mai banale vortice di dialoghi sempre stracolmi di intensità e grande spessore morale.
Ortimo anche il cast, dove su tutti spiccano Milo Ventimiglia (già protagonista di “Heroes” ed “Una mamma per amica”), Sterling K. Brown (vincitore di un Emmy Awards per “American Crime Story”) e Mandy Moore che tutti già conosciamo.
Una curiosità su tutte: il trailer della serie possiede il record di visualizzazioni in rete, con circa 64 milioni su Facebook (di cui 50 nei primi 10 giorni) e quasi altrettanti su YouTube.