La notizia pubblicata qualche giorno fa su vari social network, tra cui la pagina facebook EAV, era veramente ghiotta per lasciarsela sfuggire, andava in scena il primo tour della street art made in Napoli Est! Ebbene il 16 aprile, con partenza dalla stazione EAV di Argine Palasport (Ponticelli), si è tenuta la prima visita guidata alla scoperta del #ParcoDeiMurales ovvero il parco Merola di Ponticelli. Chi scrive è andato dunque alla scoperta di queste gigantesche opere di artisti di fama internazionale, che impreziosiscono le bianche facciate di anonimi palazzoni. Quando si parla di Napoli Est tutti inconsciamente pensano al degrado, alla desolazione, alla industrie ormai svuotate. Ponticelli non è soltanto questo, ma è anche la villa comunale Eduardo De Filippo con la sua frequentatissima pista podistica, è il centro Emergency che si trova all’interno della stessa villa e poi ci sono i murales. Proprio qui, il connubio tra più enti, molto distanti per mission, ha dato vita a questa originale iniziativa di conoscenza del territorio anche quello meno conosciuto, ma non per questo da sottovalutare e dimenticare. Le due associazioni ECO-NOTE ed INWARD (che ha sede all’interno della stazione EAV “Argine Palasport”) hanno raccolto la sfida sul territorio di Ponticelli, proponendo una visita guidata (con tanto di guida esperta di storia dell’arte) alla scoperta di opere gigantesche di artisti del calibro di Jorit Agoch, Rosk & Loste, Mattia Campo dall’Orto, Zed1. Tra le quattro opere, forse la più emozionante è il viso della bambina rom che domina dall’alto la villa comunale di Ponticelli: i grandi occhi della zingarella (come è stata ribattezzata) vegliano dolcemente su tutta la Napoli Est. Sono gli occhi della sensibilità, quelli realizzati dallo street artista Jorit Agoch per la “Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti”. Altra impressionante opera, dal titolo “Ael. Tutt’egual’ song è criature” è stata offerta all’intero territorio per fissare l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione, al posto delle storiche convivenze conflittuali tipiche del luogo stesso. L’opera ritrae il viso timidamente sorridente di Ael, che si affaccia grandissimo sulla strada, offrendo tenerezza e umanità. Ael è consapevole che il suo futuro potrà essere migliore se accompagnato dall’istruzione scolastica; per questo alla base del murale compare una pila di libri, ma non solo, c’è anche uno “strummolo” vecchio e semplice giocattolo dei più poveri. Altre tre opere completano il percorso inoltrandosi all’interno del parco Merola, dove sono i bambini del parco a venirti incontro e a spiegarti le opere e in cui i loro volti sono i reali protagonisti. Vi raccomando di inoltrarvi senza timore e resterete esterrefatti della grande umanità che incontrerete e dalle sorprese che vedrete. EAV rappresenta il cordone ombelicale con la grande Napoli e queste sono occasioni veramente speciali per conoscere siti oltre le più famose mete turistiche campane.
Salvatore Greco